Sanremo 2020, Junior Cally: presidente Rai contro Amadeus “riporti Festival nella giusta direzione”
di Valentina Gambino
Pubblicato il 2020-01-20
In relazione all’annunciata presenza del rapper Junior Cally al Festival di Sanremo 2020, il presidente della Rai, Marcello Foa, esprime “forte irritazione per scelte che vanno nella direzione opposta rispetto a quella auspicata”. La kermesse musicale non è ancora iniziata ma le polemiche stanno impazzando ormai da giorni. Sanremo 2020, presidente Rai contro Junior Cally …
In relazione all’annunciata presenza del rapper Junior Cally al Festival di Sanremo 2020, il presidente della Rai, Marcello Foa, esprime “forte irritazione per scelte che vanno nella direzione opposta rispetto a quella auspicata”. La kermesse musicale non è ancora iniziata ma le polemiche stanno impazzando ormai da giorni.
Sanremo 2020, presidente Rai contro Junior Cally
“Il Festival – dichiara il presidente della Rai -, tanto più in occasione del suo 70esimo anniversario, deve rappresentare un momento di condivisione di valori, di sano svago e di unione nazionale, nel rispetto del mandato di servizio pubblico. Scelte come quella di Junior Cally sono eticamente inaccettabili per la stragrande maggioranza degli italiani”. E chiede che Amadeus sappia “riportare il festival nella sua giusta dimensione”.
Il Festival, continua il presidente Rai, dovrebbe “promuovere il rispetto della donna e la bellezza dell’amore. La credibilità di chi canta – prosegue Foa – deve rientrare fra i criteri di selezione. Chi nelle canzoni esalta la denigrazione delle donne e persino la violenza omicida, e ancora oggi giustifica quei testi avanzando pretese artistiche, non dovrebbe beneficiare di una ribalta nazionale”. “Speriamo – conclude il presidente della Rai – che il direttore artistico, che gode di stima anche per essere persona moderata e di buon senso, sappia riportare il Festival nella sua giusta dimensione”.
La nota diffusa dai capigruppo di Senato e Camera della Lega
Prima di Foa, nel corso della mattina di ieri, i capigruppo di Senato e Camera della Lega, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari avevano diffuso una nota in cui si leggeva:
Grave che Sanremo dia una patente di credibilità a certi personaggi come Junior Cally. Un esempio assolutamente sbagliato da dare ai nostri figli, che vanno ad ascoltare altre canzoni di questo pseudo artista e magari pensano che i loro contenuti siano del tutto normali. Invece, si intossicano di messaggi di odio e violenza.
Ogni artista è libero di proporre la musica e i testi che ritiene, ma al Festival di Sanremo – visto che viene trasmesso dalla Tv di Stato – occorre mettere dei filtri. Se siamo giunti a questo punto, c’è stata evidentemente una gestione superficiale da parte dell’Ad della Rai, Fabrizio Salini, e dello stesso Amadeus, che ha già dimostrato di non meritare la fiducia della Rai con le sue frasi sulle donne.
L’intervento del Codacons
Il Codacons avvisa la Rai: se il rapper Junior Cally lancerà messaggi errati, dannosi o critici dal palco del Teatro Ariston del Festival di Sanremo 2020, l’azienda dovrà rispondere dei danni provocati. Così l’associazione dei consumatori interviene sul caso del rapper e sulle polemiche legate ai testi sessisti e violenti dell’artista:
Fa bene chi si indigna per le parole del rapper – spiega il presidente Carlo Rienzi – In un momento in cui è massima l’attenzione sul tema della violenza sulle donne, inserire in gara un cantante i cui testi possono rappresentare un pericolo specie per il pubblico più giovane, appare una scelta inopportuna.
E’ evidente che quest’anno la scelta degli artisti in gara a Sanremo è stata più che mai motivata da questioni di audience, andando a pescare quei cantanti che hanno un grande seguito di giovani e possono garantire ascolti, temiamo a discapito della qualità del Festival – prosegue Rienzi – Ma la Rai è avvisata: se saranno lanciati dal palco dell’Ariston messaggi diseducativi, l’azienda sarà chiamata dal Codacons a risponderne in tribunale.