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Sanremo 2020, bufera Junior Cally: deputate chiedono eliminazione per sessismo

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2020-01-19

Dopo l’attacco di Lisa Panetta, anche alcune deputate hanno puntato il dito contro la canzone che Junior Cally interpreterà a Sanremo 2020. Prontamente è arrivato anche l’intervento del manager del rapper, precisando che il sessismo nelle rime dell’artista, non c’entra proprio nulla. Sanremo 2020, deputate contro Junior Cally: “Vergognosa partecipazione” “Tra i cantanti in gara …

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Dopo l’attacco di Lisa Panetta, anche alcune deputate hanno puntato il dito contro la canzone che Junior Cally interpreterà a Sanremo 2020. Prontamente è arrivato anche l’intervento del manager del rapper, precisando che il sessismo nelle rime dell’artista, non c’entra proprio nulla.

Sanremo 2020, deputate contro Junior Cally: “Vergognosa partecipazione”

“Tra i cantanti in gara è prevista la presenza del rapper per ragazzini Junior Cally, i cui testi – come già evidenziato alla Rai da molte associazioni di donne – sono pieni di violenza, sessismo e misoginia, appare evidente che la direzione artistica del Festival di Sanremo 2020 sia in palese contrasto con il contratto di servizio della Rai”: queste le parole utilizzate dalle 29 deputate che hanno firmato e spedito la missiva alla commissione di Vigilanza sulla Rai, all’amministratore delegato Fabrizio Salini, al cda Rai e all’Usigrai.

Nella lettera si chiede ad Amadeus di chiedere scusa sia per le parole utilizzate in conferenza stampa che per la presenza di Junior Cally a Sanremo 2020. La senatrice del Movimento 5 Stelle Cinzia Leone, vicepresidente della commissione di inchiesta sul fenomeno del femminicidio, ha un suo pensiero ben preciso:

Considero vergognoso che partecipi a Sanremo Junior Cally, un rapper per ragazzini/e che ha nel suo repertorio canzoni contenenti frasi violente e che istigano alla violenza di genere. Ritengo che la Rai dovrebbe svolgere un ruolo importantissimo nel contrastare la violenza contro le donne. Ma quanto meno esigo possa evitare di fomentarla dando spazio a questi ‘cantanti’. Ho ovviamente segnalato tutto con una comunicazione diretta alla Rai.

La risposta del management

Pronta la risposta del team di Junior Cally:

In merito alle polemiche sui presunti contenuti sessisti dei testi di Junior Cally precisiamo che la posizione dell’artista è contro il sessismo, i passi avanti o indietro, e ovviamente – sembra banale dirlo, ma non lo è – contro la violenza sulle donne. Non capiamo, inoltre, se la polemica sia di carattere musicale o politica: della partecipazione di Junior Cally a Sanremo si ha notizia dal 31 dicembre e tutti i suoi testi sono disponibili sul web.

Mentre del testo di ‘No grazie’ selezionato al Festival di Sanremo e delle sue rime antipopuliste si è venuti a conoscenza solo il 16 gennaio da un’intervista al Corriere della Sera. Il giorno dopo, per pura coincidenza, si accendono polemiche legate a canzoni pubblicate da anni in un età in cui Junior Cally era più giovane e le sue barre erano su temi diverse da quelle di oggi.

E’ evidente – chiude il management del rapper – che su questa polemica non solo Junior Cally e le sue rime, ma anche le donne e il sessismo non c’entrano nulla. Due sono le cose: o si accetta l’arte del rap, e probabilmente l’arte in generale, che deve essere libera di esprimersi, e si ride delle polemiche. Oppure si faccia del Festival di Sanremo un’ipocrita vetrina del buonismo, lontana dalla realtà e succursale del Parlamento italiano.

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