logo

Sanremo 2020, Alketa Vejsiu “litiga” con Amadeus: “Avevamo un accordo…” (VIDEO)

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2020-02-07

Ancora piccoli problemi per Amadeus. Questo Sanremo 2020 si è aperto con le polemiche e prosegue sulla stessa direzione. Dopo la questione “passo indietro” e lo scontro tra Tiziano Ferro e Fiorello, concluso per ora con un biglietto di scuse del cantante, tocca allo screzio dietro le quinte tra Amadeus e Alketa Vejsiu. Il contrasto, …

article-post

Ancora piccoli problemi per Amadeus. Questo Sanremo 2020 si è aperto con le polemiche e prosegue sulla stessa direzione. Dopo la questione “passo indietro” e lo scontro tra Tiziano Ferro e Fiorello, concluso per ora con un biglietto di scuse del cantante, tocca allo screzio dietro le quinte tra Amadeus e Alketa Vejsiu. Il contrasto, accaduto dietro le quinte, è balzato alle orecchie dei telespettatori di Rai1 nel corso della terza serata del Festival, quella destinata alle cover, dopo avere presentato Elodie.

Sanremo 2020, Alketa Vejsiu e lo screzio con Amadeus

Dopo la prima uscita sul palco di Alketa Vejsiu, e l’annuncio di Elodie, mentre la cantante scendeva le scale, si è udita chiaramente la voce della conduttrice albanese esclamare “Ma 4 minuti, ci siamo fatti un accordo”. Con molta probabilità infatti, la star si sarà lamentata perché Amadeus le ha fatto alcune battute sul suo essere particolarmente “prolissa” subito dopo l’arrivo sul palcoscenico.

Nel video di RaiPlay che potete trovare cliccando qui, intorno ad un’ora e quindici (subito dopo la presentazione di Elodie), si sente chiaramente Alketa lamentarsi per i famosi quattro minuti che avevano concordato. In ultimo, il suo monologo sul ringraziamento all’Italia è stato “confinato” solamente al termine della terza serata di Sanremo 2020.

Parlava forse di questo Alketa Vejsiu? Magari quel famoso monologo era stato pensato prima ma lei è stata troppo prolissa all’inizio tanto da doverlo spostare?

Il monologo e il duetto con Bobby Solo

Ecco il monologo di Alketa Vejsiu ringraziando l’Italia e la nostra televisione:

C’era una volta un Paese dove ad ascoltare la musica di Baglioni e Celentano diventavi nemico del popolo e potevi finire in prigione. Sembra assurdo oggi, ma era davvero così se vivevi nell’epoca della dittatura. Se eri bionda eri sospettata, perché bionda era la Carrà. Questo era il prezzo da pagare se vivevi in quegli anni bui. E io oggi sono qua per dire grazie all’Italia per aver tenuto accesi i nostri sogni in quell’epoca.

Non ci avete abbandonato mai quando ne avevamo bisogno e prendevamo le navi per raggiungere la costa di fronte. Grazie Italia perché hai illuminato il nostro cammino con la tua arte, bellezza e musica. E grazie Sanremo, perché per tutti noi che ti abbiamo sognato al di là del mare non sei solo il tempio della canzone italiana, ma anche un esempio di integrazione. Dove un giovane ragazzo, partito con la nave, è sbarcato in Italia e ha realizzato ciò che sembrava impossibile nel mio Paese. Quel ragazzo si chiama Ermal Meta e con la sua vittoria nel 2018 ha risollevato lo spirito e l’orgoglio degli albanesi.

Noi che anche ai Mondiali di calcio festeggiamo a ogni gol degli azzurri. Stasera voglio diffondere un messaggio d’amore: la musica non costruisce muri di Berlino, del Messico, non ha bisogno di barriere, la musica ci insegna a volare. E io sono volata fino a qui, dentro questo sogno. E ora mi viene in mente una canzone che Bobby Solo cantò su questo palco. Mio padre la cantava sempre, e mi raccontava che la lacrima che arriva da un cuore spezzato cresce e diventa un mare, ecco perché la lacrima è salata. Quella lacrima è diventata metafora del dolore. L’Italia è un faro di salvezza: grazie Italia.

Al termine il duetto con Bobby Solo sulle note di Una lacrima sul viso.

Potrebbe interessarti anche