Ieri sera, la quarta puntata di Sanremo 2019 è stata dedicata ai duetti. I 24 big in gara hanno fatto riascoltare la loro canzone in gara riproposta in una chiave tutta nuova, accompagnati dagli amici artisti. Tra i più curiosi: Achille Lauro e Morgan, Arisa con Tony Hadley, Paola Turci e Beppe Fiorello. Il superospite è stato Luciano Ligabue, che tra gag con Claudio Bisio e il nuovo singolo, ha avuto anche modo di duettare con Claudio Baglioni, sulle note di “Dio è morto”.
A rompere il giacchio nella serata dedicata ai duetti di Sanremo 2019, ci hanno pensato Federica Carta e Shade con Cristina d’Avena. Poi è il turno di Motta con Nada. Irama e Noemi sono una coppia che funziona, compresa la meravigliosa voce di lei che esalta ancor di più il brano. Patty Pravo arriva sul palco quando la canzone è già cominciata e con Briga dà vita al duetto con Giovanni Caccamo (al pianoforte). Tanto rock con i Negrita e Roy Paci. Il Volo sceglie il violista Alessandro Quarta per il duetto che diventa molto strumentale. Arisa impreziosisce la sua “Mi sento bene” con Tony Hadley e la bellissima coreografia dei Kataklò.
Mahmood sale sul palco assieme a Guè Pequeno per rendere il pezzo ancora più rap. Ghemon è salito sul palco con Diodato e Calibro 35. Con le étoile Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogel che danzano, Francesco Renga e Bungaro regalano una romantica ballata. Ultimo sceglie Fabrizio Moro mentre Nek viene spalleggiato da Neri Marcorè. Dopo la parentesi dedicata a Ligabue e il monologo di Claudio Bisio con Anastasio, si riprende con i duetti. Boomdabash rappano con Rocco Hunt e i musici cantori di Milano. The Zen Circus scelgono Brunori Sas. Paola Turci affida le parole della sua “L’ultimo ostacolo” all’attore Beppe Fiorello.
Anna Tatangelo chiama Syria mentre Ex Otago e Jack Savoretti concludono con un abbraccio la performance. Enrico Nigiotti con Paolo Jannacci e Massimo Ottoni rende ancora più profondo il brano. Loredana Bertè sveglia la platea con Irene Grandi. Daniele Silvestri con Manuel Agnelli e Rancore conquista l’applauso più lungo della sala stampa. Einar riunisce sull’Ariston Biondo e Sergio Sylvestre. Simone Cristicchi chiama Ermal Meta. Nino D’Angelo e Livio Cori con i Sottotono e Achille Lauro con Morgan.
La giuria d’onore presieduta da Mauro Pagani e composta da Ferzan Ozpetek, Camila Raznovich e Serena Dandini, Claudia Pandolfi, Elena Sofia Ricci, Beppe Severgnini e Joe Bastianich decretano il miglior duetto della serata. Vincono Motta con Nada.