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Sanremo 2018, prima serata: “l’incidente” con Fiorello, la laringite di Laura Pausini e la classifica

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2018-02-07

Sanremo 2018 si è aperto con un imprevisto, un uomo che salito sul palco voleva parlare con il procuratore della Repubblica e Fiorello ha fermato il suo monologo citando “Cavallo Pazzo” nel 1982: “Io come Pippo Baudo, lo sapevo che non ci dovevo venire”. Lo showman siciliano ha dato il via alla 68esima edizione del …

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Sanremo 2018 si è aperto con un imprevisto, un uomo che salito sul palco voleva parlare con il procuratore della Repubblica e Fiorello ha fermato il suo monologo citando “Cavallo Pazzo” nel 1982: “Io come Pippo Baudo, lo sapevo che non ci dovevo venire”. Lo showman siciliano ha dato il via alla 68esima edizione del Festival raccontando anche della laringite di Laura Pausini (intervenuta telefonicamente) e che arriverà nella serata finale di sabato.

Sanremo 2018, resoconto prima serata

Michelle Hunziker ha catalizzato l’attenzione, mostrandosi sul palco del Teatro Ariston di Sanremo in perfetta forma, quasi “priva di emozione”. Poi la svizzera si è concessa un momento di tenerezza dichiarando di amare Tomaso Trussardi. Ottimo esordio anche per Pierfrancesco Favino che ha svelato una inedita dote canora. Nel corso della prima serata di Sanremo 2018, sono andati in scena tutti i 20 Big della musica.

A inaugurare le danze Annalisa con la sua “Il mondo prima di te”, poi è la volta di Ron che porta in gara un inedito di Lucio Dalla, “Almeno pensami”, in cui risuona l’artista scomparso. Terzi i The Kolors con “Frida (mai, mai, mai)”, brano in italiano per il gruppo che normalmente sceglie la lingua l’inglese. Max Gazzè con la particolare “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”, Ornella Vanoni emoziona con Bungaro e Pacifico nella loro “Imparare ad amarsi”. Ermal Meta e Fabrizio Moro con la loro canzone sul terrorismo “Non mi avete fatto niente”, Mario Biondi trasforma l’Ariston in un jazz club con la sua “Rivederti”, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli duettano ma non convincono sulle note di “Il segreto del tempo”.

Festival 2018, canzoni e gara e classifica

Lo Stato Sociale scatena il pubblico con “Una vita in vacanza”, complice l’esibizione trascinante di Paddy, ballerina acrobatica 80enne. Noemi segna il giro di boa con la sua “Non smettere mai di cercarmi”, i Decibel omaggiano Bowie con “Lettera al Duca” e gli occhiali da sole. Elio e le storie tese in salsa indiana – con tanto di kajal e turbanti – salutano il pubblico con “Arrivedorci”, Giovanni Caccamo si lancia nella ballad “Eterno”, l’altro Pooh in gara, Red Canzian, intona “Ognuno ha il suo racconto”. Luca Barbarossa porta il romanesco sul palco con “Passame er sale”, poi è la volta di Diodato e Roy Paci con “Adesso”.

Nina Zilli canta la bellezza delle donne in “Senza appartenere”. Poi è la volta di Renzo Rubino e la sua “Custodire”, seguono Enzo Avitabile e Peppe Servillo con “Il coraggio di ogni giorno” e chiudono Le Vibrazioni con “Così sbagliato”. Ecco la classifica: Nella zona blu (la più alta), si sono piazzati Nina Zilli, Lo Stato Sociale, Noemi, Annalisa, Max Gazzè, Ron, Ermal Meta-Fabrizio Moro. Nella zona gialla, quella di mezzo, ci sono: Luca Barbarossa, Mario Biondi, The Kolors, Elio e Le Storie Tese, Giovanni Caccamo, Ornella Vanoni-Bungaro-Pacifico. Nella zona rossa: Decibel, Diodato e Roy Paci, Renzo Rubino, Enzo Avitabile con Peppe Servillo, Red Canzian, Le Vibrazioni, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli.

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