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Sanremo 2011: Bruno Vespa alla conduzione? Il giornalista si tira indietro

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2010-08-27

Si continua a parlare del prossimo Festival di Sanremo e, l’ultima indiscrezione, sarebbe una di quelle che ha lasciato un po’ tutti senza parole, diretto interessato compreso. Il personaggio televisivo al quale sarebbe stato proposto il ruolo di conduttore sul celebre palcoscenico dell’Ariston, affiancato da tre “vallette” d’eccezione, una delle quali potrebbe essere con ogni …

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Si continua a parlare del prossimo Festival di Sanremo e, l’ultima indiscrezione, sarebbe una di quelle che ha lasciato un po’ tutti senza parole, diretto interessato compreso.

Il personaggio televisivo al quale sarebbe stato proposto il ruolo di conduttore sul celebre palcoscenico dell’Ariston, affiancato da tre “vallette” d’eccezione, una delle quali potrebbe essere con ogni probabilità Belen Rodriguez, sarebbe il giornalista Bruno Vespa. A darne per primo notizia, il sito Dagospia. La reazione del giornalista, è stata tradotta, tuttavia, con un no categorico:

Sono lusingato della proposta, ma faccio un altro mestiere e non sarei in grado di gestire bene una prestigiosa macchina di spettacolo come il Festival di Sanremo. magari in un’altra vita…

Intanto, da casa Rai giungono le prime smentite sulle voci finora circolanti circa i futuri conduttori del Festival, anche se pare siano ormai vicini alla decisione finale. Presto, infatti, il direttore generale della Rai, Masi e Mauro Mazza, direttore di RaiUno, si incontreranno per discutere proprio dell’evento musicale più celebre dello Stivale.

L’idea di vedere Vespa sul palco dell’Ariston, tuttavia, sembra piacere abbastanza a Giorgio Merlo, Pd, vice presidente commissione Vigilanza Rai, che in merito ha affermato:

Se le indiscrezioni dovessero corrispondere alla realtà non potremmo che essere soddisfatti della conduzione di Bruno Vespa a Sanremo; ogni qualvolta nel servizio pubblico viene premiata la competenza e la professionalità dovrebbero essere tutti tranquilli. Forse sono qualità che molti ormai ritengono archiviate. Purtroppo, anche in Rai.

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