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Sanremo 2010: blogcronaca della terza serata (prima parte). I 5 esclusi di ieri e i primi super ospiti

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2010-02-18

Si parte con la terza puntata del Festival di Sanremo, che, dalle anticipazioni che noi di Blog Tivvù vi avevamo dato, risulterà più scoppiettante delle precedenti (si spera!). Un triplo maxi schermo, con le immagini che scorrono ed i personaggi più celebri dello spettacolo italiano ed internazionale, coloro che hanno segnato in modo significativo la …

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Si parte con la terza puntata del Festival di Sanremo, che, dalle anticipazioni che noi di Blog Tivvù vi avevamo dato, risulterà più scoppiettante delle precedenti (si spera!).

Un triplo maxi schermo, con le immagini che scorrono ed i personaggi più celebri dello spettacolo italiano ed internazionale, coloro che hanno segnato in modo significativo la storia del Festival di Sanremo, calcando il palcoscenico dell’Ariston, tra cantanti ed ospiti: da Totò a Mina, da Battisti a Mike Bongiorno, da Benigni ad Al Bano, da Iva Zanicchi a Madonna. Ha inizio così la terza serata, con un’Antonella Clerici di oro vestita che fa gli auguri ai 60 anni di ricordi, musica, storia della manifestazione canora, proseguendo con i consueti ringraziamenti. “Quando la musica diventa leggenda” è il titolo dell’imperdibile puntata in corso, durante la quale Sanremo celebra Sanremo.

Due dei cinque Artisti eliminati nelle serate precedenti, avranno, oggi, la possibilità di rientrare in gara attraverso la votazione dell’Orchestra di Sanremo e del pubblico in egual misura.
Si parte da Toto Cutugno, accompagnato da Bèlen Rodriguez, che duetteranno in una versione liberamente rivisitata di “Aeroplani”. Che dire: questa versione con l’aggiunta della voce femminile, acquista quasi una nuova forma. Bellissima e bravissima Bèlen, soprattutto per aver deciso di duettare con un Artista che ammesso “so anche di stonare ma lo faccio di cuore”. Ci vuole coraggio.
Via il primo, si procede subito alla seconda canzone interpretata dal trio Pupo-Emanuele Filiberto- Luca Canonici, accompagnati da Le Divas. Inizio stile canto gregoriano da far accapponare la pelle. Non male come esordio, direi. Da sottolineare Emanuele Filiberto che afferra l’asta del microfono da vera rock star.

Ecco il duo più atteso della serata: Valerio Scanu, accompagnato dall’amica Alessandra Amoroso. Finalmente niente sciarpino a seguito per il giovane sardo. “Per tutte le volte che…” è il brano rivisitato che andranno a cantare. Bellissima Alessandra, con “un diavolo per capello” (giusto per definire il nuovo particolare quanto apprezzato taglio della salentina) e voce strepitosa che contribuisce a dare quel non so che in più alla canzone. Almeno 2 punti in più a Valerio, solo se ci promettete che continuerà a cantare con Alessandra!

Dopo il momento dei saluti e delle richieste di conferme da parte di Antonella al papà seduto in platea, è il turno dei Sonohra, accompagnati da Dodi Battaglia dei Pooh, con la canzone “Baby”. Se volevano svecchiare la canzone, non ci sono riusciti, nonostante l’assolo elettrico nell’intro.

L’ultima esibizione è quella di Nino D’Angelo, l’orgoglioso meridionale e Maria Nazionale, accompagnati da Ambrogio Sparagna e le voci del Sud. Immersi nella calda atmosfera etnica, sembra quasi di assistere al classico spettacolo di paese, tra colori, suoni, odori tipici del Sud Italia.

In attesa di conoscere chi sarà ripescato, è arrivato il momento “leggendario” della serata, con le canzoni storiche del Festival, interpretate dagli ospiti di questa sera, a partire da Elisa, che sbaglia l’attacco, ma la perdoniamo lo stesso. “Luce” è la canzone che interpreta la splendida cantante, ricordando il lontano 2001, quando la presentò in occasione del Festival. Sergio Endrigo rivivrà attraverso la voce di Elisa con “Canzone per te”. Scenografia nostalgica che sembra di ritornare indietro nel tempo. Da sottolineare la coreografia di Luca Tommassini.
Finalmente la Clerici ha l’occasione di fare due chiacchiere ed anche un po’ di sano gossip con la cantante neo mamma.
Prima di congedarsi, Elisa ci allieta con un medley delle sue canzoni più recenti. Semplicemente splendida. Permettetemi di dire che si è assistito al primo vero spettacolo dall’inizio del Festival.

E’ il turno di Fiorella Mannoia, seconda super ospite della serata, sulle note di “E se domani” della grandissima Mina. Si rivive l’emozione magica del vero Festival di un tempo, è indiscutibile.
La Mannoia si cimenta poi in un brano del gruppo salentino Negramaro, “Estate”. Versione molto più melodica e suggestiva, ma che non raggiunge lo stesso livello interpretativo dell’originale.
Dopo che sia Elisa con “Ti vorrei sollevare” e poi, in ultimo, Fiorella Mannoia con “Estate”, la domanda mi sorge spontanea: invitare Giuliano ci pareva male?

Si passa alla star internazionale amatissima dal nostro Paese, Miguel Bosè che interpreta “Non ho l’età”. Io lo amo un po’ meno, a dirla tutta, soprattutto dopo questa esibizione a dir poco inadeguata.
Mentre ascolto il brano in spagnolo, assorta nel pensiero “E’ più truccato lui di me per le grandi occasioni”, mi son persa il titolo della canzone. Accidenti! In playback è venuta veramente bene! Un plauso al buon Miguel!

Si prosegue con la carrellata degli ospiti: è il turno dell’evergreen Edoardo Bennato con “Ciao amore ciao” di Tenco, in versione spavaldamente rock. E’ il momento del classico repertorio di Bennato, e noi già sentiamo l’esigenza di andare avanti.

Massimo Ranieri, si esibisce su una delle più classiche canzoni italiane: “Io che non vivo”. Immancabile il classico del cantante “Perdere l’amore”, straziante come la prima volta che l’ho sentito.

A dopo con la seconda parte dedicata ai restanti super ospiti della terza serata e al proseguimento della gara canora tra i cantanti della Nuova Generazione.

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