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Sanremo 2010: blogcronaca della seconda serata (seconda parte). Fine esibizione Artisti

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2010-02-17

E’ il turno della regina Rania di Giordania che duetterà, in compagnia di Emanuele Filiberto, ripescato per l’occasione. No, non è vero, ironizzavo io… ironizzavo sul duetto, non sulla presenza della regina. Arriva sul palcoscenico una donna bellissima ed elegante, in fotografia non rende, povera, è poco fotogenica. Oltre ad essere elegante, la regina, ci …

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E’ il turno della regina Rania di Giordania che duetterà, in compagnia di Emanuele Filiberto, ripescato per l’occasione. No, non è vero, ironizzavo io… ironizzavo sul duetto, non sulla presenza della regina. Arriva sul palcoscenico una donna bellissima ed elegante, in fotografia non rende, povera, è poco fotogenica.

Oltre ad essere elegante, la regina, ci regala pillole di buongusto e stile. Impegnata socialmente, si racconta con cordialità e classe, e la sua vena modernissima, viene fuori quando la Clerici ci racconta del suo canale YouTube di stampo decisamente impegnato. Dai bambini, ai mussulmani, temi forti, sciorinati con altrettanta forza, tipica delle donne comunque intelligenti.

“Suo marito non è geloso di lei?” ecco la domandona penetrante della Clerici. La regina non si scompone, e le spiega che il rapporto di fiducia che ha istaurato con il marito, non permette certi sentimenti. I tre piccoli tenori, rientrano sul palco, omaggiandola con “O sole mio”, adesso una bella pizza margherita per tutti quanti! Fiori, baci, complimenti, pubblico in piedi. Regina congedata.

Ricomincia la gara, che si riapre con i Sonohra e la loro “Baby”. Che grande fortuna, non potevamo davvero farne senza. Il taglio di capelli dei fratelli è da incorniciare, insieme al colore delle chitarre. La canzone è brutta, non ci sono altre parole, e secondo me, dopo averla risentita, nemmeno le ragazzine potranno regalargli 0,99 centesimi su iTunes.
E adesso, chitarre distorte per la rocker Irene Grandi. Che già, per il solo fatto di autodefinirsi rocker mi sta copiosamente sulle palle, umanamente parlando. “La cometa di Halley” risulta più orecchiabile di ieri, anche se strizza l’occhio, e nemmeno poco a “Charlie fa il surf”. L’umidità di Sanremo, ha fatto male anche ai suoi capelli, e la femminilità, da secoli dimenticata, nemmeno stasera viene fuori, ma neppure un accenno giusto per sbaglio. La canzone però, obiettivamente, sarà una delle più trasmesse in radio, questo è certo.

Faccia pulita, look improponibile da 50enne finito, è il turno di Valerio Scanu con “Per tutte le volte che…”, ed anche stasera, la canzone non parte mai, come una Ferrari bloccata in mezzo al traffico di città. Nonostante l’impronta geniale del collega di “Amici” Pierdavide Carone, il testo non da solo non basta, e la canzone rimane lì. Ciononostante, le ragazzine impazziranno, così, per partito preso.

Lo scapigliato per eccellenza è tra noi. Simone Cristicchi e la sua “Meno male”. Carla Bruni, facesse per un attimo un salto nel mondo reale, insieme a noi comuni mortali e sorrida di ciò, io ne sarei lusingata. In fondo, cosa sta dicendo di male se non grandi verità? Meno male che c’è Carla Bruni, per la serie “Meno male che Silvio c’è” no? Come dargli torto, però per favore, mai più quella giacca in pubblico!

Occhiali 3D per tutti quanti, è il turno di “Avatar” insieme a Michelle Rodriguez. Questa donna, nonostante l’abito figo, il trucco e parrucco perfettamente al suo posto, mi appare poco femminile, non lo so perché, dovevo scriverlo però. Come devo scrivere che di “Avatar” noi, non ne possiamo più. Ci stanno facendo passare ogni voglia, e come dice pure mia madre “ogni fantasia”. La Clerici si trasforma, ed intervista la ragazza tramutandosi da avatar, via dentro la macchina ed eccola. Effetti tridimensionali degni di Striscia la Notizia, mi pare che i soldi in RAI non manchino no? Forse però un buon grafico sì. Rientra dentro Antonella… e restaci!

Dopo Noemi, un altro che l’X factor ce l’ha davvero tatuato dentro. Marco Mengoni, con occhiali intellettuali appresso e la sua “Credimi ancora”. Non ce n’è per nessuno, questo ragazzo è un animale da palcoscenico, e se pure la canzone non fosse tanto bella, lui saprebbe comunque trasformarla in qualcosa di unico e prezioso. Evviva Marco, evviva Morgan.

Con sincerità arriva ironicamente sul palco l’ultima cantante della categoria Big in gara, Arisa e la deliziosa “Malamorenò”, solo per i cori anni ‘30 delle sorelle Marinetti meriterebbe quanto meno i primi posti della classifica finale. Favoloso il vestito e le smorfiette. La canzone è davvero molto carina, e domani la canticchieremo tutti, inutile dirlo.

Ritorna il Moulin Rouge sul palcoscenico. Antonella Clerici fa il suo ingresso ballando il cancan insieme alle ballerine. Ooommmiodio che enorme, immensa tristezza!

Tra poco la categoria “Nuova Generazione”, Blog Tivvù, ve lo dico fin da subito senza troppi giri di parole, al momento tifa Nina Zilli, staremo a vedere, ma soprattutto… sentire!

E per chi si fosse persa la prima parte, eccola qui.

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