Nella fiction di Canale5 Centovetrine interpreta Giacomo Romani, ispettore dell’Interpol assistente del commissario Damiano Bauer, interpretato da Jgor Barbazza. Non tutti sanno, però, che Samuele Sbrighi, 35 anni, ha iniziato a recitare a soli quattro anni insieme con Roberto Benigni. E’ lo stesso Sbrighi a raccontare la propria storia al settimanale Grand Hotel.
Accanto a Benigni ho debuttato al cinema nel film Chiedo asilo di Marco Ferreri. Avevo solo quattro anni, e interpretavo uno dei bimbi cui Benigni faceva da maestro. Ero molto piccolo, ma non dimenticherò mai la sua allegria e il suo entusiasmo, mi colpirono molto. Proprio su quel set scattò la scintilla, e decisi che anche io da grande avrei fatto l’attore. Ora che lo sono diventato davvero, mi piacerebbe, un giorno, girare un film con lui.
Prosegue Samuele, raccontando come arrivò a quel ruolo.
Mio papà Bruno faceva il fotografo di scena, e un giorno lesse sul giornale che stavano cercando dei bambini per recitare alcune scene con Benigni. Il set era dove vivevamo, a Sant’Arcangelo di Romagna. Decise di iscrivermi e mi presero. Benigni di divertiva e scherzava con noi bambini. E’ una persona straordinaria, che in pochissimo tempo riesce a trasmetterti moltissime emozioni. Crescendo, poi, sono diventato un suo grandissimo fan. Qualche anno fa mi è capitato di incontrarlo per caso in un ristorante: era assorto con una penna in mano e un foglio, e guardava fuori da una finestra cercando l’ispirazione; avrei voluto andare da lui e farmi riconoscere, ma non ho avuto il coraggio.