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Salvo Sottile a La7: “Mi sono buttato da un aereo con il paracadute. Magari me ne pentirò, oppure no”

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2013-07-11

“Il mio cuore si è bloccato. O, forse, era fermo già da un po’ e poi ha ripreso a battere. Un pezzo della mia vita è passato. Mi sono ritrovato a un giro di boa e ho sentito il bisogno di rimettermi in gioco. Dentro di me facevano a pugni ricordi che sembravano lame e …

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“Il mio cuore si è bloccato. O, forse, era fermo già da un po’ e poi ha ripreso a battere. Un pezzo della mia vita è passato. Mi sono ritrovato a un giro di boa e ho sentito il bisogno di rimettermi in gioco. Dentro di me facevano a pugni ricordi che sembravano lame e pensieri che disegnavano un futuro nuovo. Ma mi creda: non sono un pazzo”. Con queste parole si apre l’intervista a Salvo Sottile sul settimanale Chi, il giornale diretto da Alfonso Signorini che ha affidato questa intima e personale intervista al sempre pronto e preparato Gabriele Parpiglia.

La risposta fa ovviamente riferimento al distacco, dopo ventuno anni di onorata carriera da Mediaset, lasciando oltre che l’azienda anche Quarto Grado, un programma che ormai faceva parte del giornalista, come una seconda pelle. Sottile ha deciso di lasciare Mediaset per passare a La7. Alla domanda “Perché lo ha fatto?”, risponde lucidamente, spiegando gli eventi: “Prima di dimettermi ho passato notti insonni. Ho pensato alle persone care e alle cose importanti che avrei perso. Però mi mancava il senso di gratificazione. Per chi, come me, è cresciuto nella strada, quella velata emozione che ti dà l’incertezza ti fa comunque sentire vivo. Mi sento un ventenne che deve reinventarsi la vita. Avevo bisogno di perdere l’equilibrio con il rischio anche di sbattere”.

Sottile durante l’intervista confessa che, prima di firmare le dimissioni ha chiamato il padre che saggiamente gli ha consigliato di non guardarsi indietro e di proseguire portando avanti la sua scelta: “Mi ha lasciato libero. La libertà non ha prezzo. Nella vita quando si sta male bisogna staccare anche cordoni ombelicali indistruttibili. Un secondo dopo aver firmato mi sono sentito leggerissimo”. Il giornalista continua a spiegare durante il corso dell’intervista il perché di una decisione così forte, dichiarando di aver il bisogno di essere felice, senza dover pensare solo ai numeri e allo share: “Mi sono buttato da un aereo con il paracadute. Magari me ne pentirò per tutta la vita. Magari no. Ma mi sono lanciato. Ho fatto un salto”.

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