logo

Retroscena sul Cardinale Martini: “Signorini gli ha svelato la sua omosessualità”, parla la sorella

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2022-08-15

Retroscena curioso su Alfonso Signorini in attesa di vederlo alle prese con la conduzione del Grande Fratello Vip in partenza dal prossimo 19 settembre sulla rete ammiraglia di Casa Mediaset. Signorini rivelò la sua omosessualità ad un Cardinale: parla sua sorella Maria Stefania Martini, sorella del cardinale Carlo Maria Martini, ha confidato che Alfonso Signorini …

article-post

Retroscena curioso su Alfonso Signorini in attesa di vederlo alle prese con la conduzione del Grande Fratello Vip in partenza dal prossimo 19 settembre sulla rete ammiraglia di Casa Mediaset.

Signorini rivelò la sua omosessualità ad un Cardinale: parla sua sorella

Maria Stefania Martini, sorella del cardinale Carlo Maria Martini, ha confidato che Alfonso Signorini aveva confidato al fratello Cardinale la sua omosessualità.

Tra le pagine del Corriere della Sera, la donna ha menzionato un passaggio presente nel suo libro dal titolo “L’infanzia di un cardinale”:

L’argomento era l’omosessualità di Signorini, che confidò a mio fratello le proprie sofferenze. Lui rispose che ‘saremo ricordati per quanto avremo amato’. Una frase in cui non riconosco il suo stile; ma l’aveva trovata in San Giovanni della Croce, su cui stava lavorando per un ciclo di esercizi spirituali.

Nel 2014, Signorini aveva già parlato del Cardinale (conosciuto al Leone XIII, prestigioso istituto di Milano gestito dai Padri Gesuiti dove ha iniziato a lavorare come insegnante di lettere), tra le pagine del suo libro dal titolo “L’altra parte di me”:

Quando ho deciso, non senza profondi dissidi interiori di vivere liberamente e di non reprimere più la mia omosessualità, ho chiesto aiuto a Carlo Maria Martini. Conservo alcune sue lettere: contengono tutte un incoraggiamento a vivere con naturalezza e pienezza ciò che avevo maturato nel corso del tempo. 

Una testimonianza preziosa di come la Chiesa si ispiri all’accoglienza e non alla chiusura, anche in una materia tanto delicata e complessa come questa. Quando quest’anno ho sentito pronunciare da papa Francesco parole importanti come “Chi sono io per giudicare un gay?”, ho sorriso. Perché queste stesse parole “rivoluzionarie” mi erano state rivolte anni prima dall’Arcivescovo di Milano. “Alla fine della nostra esperienza terrena conterà solo quanto siamo stati capaci di amare”: l’ultima lettera che mi scrisse, quattro mesi prima della sua morte, si conclude così e io la considero come una sorta di testamento spirituale, uno dei regali più preziosi che i miei padri Gesuiti, di cui Carlo Maria Martini è stato figlio, mi hanno lasciato.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Alfonso Signorini (@alfosignorini)

Potrebbe interessarti anche