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Rai, l’Unione familiari vittime per stragi chiede il ritorno di Blunotte e Carlo Lucarelli in palinsesto

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2013-07-05

All’indomani dalla presentazione dei palinsesti ufficiali per la nuova stagione autunnale 2013 di casa Rai, inevitabilmente avevamo assistito ad un’assenza silenziosa ma allo stesso tempo importante. Di Carlo Lucarelli e della sua trasmissione Blunotte, dedicata all’approfondimento di cronaca nera e presente nei palinsesti di RaiTre da ben quindici anni, infatti, si erano perse le tracce …

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All’indomani dalla presentazione dei palinsesti ufficiali per la nuova stagione autunnale 2013 di casa Rai, inevitabilmente avevamo assistito ad un’assenza silenziosa ma allo stesso tempo importante. Di Carlo Lucarelli e della sua trasmissione Blunotte, dedicata all’approfondimento di cronaca nera e presente nei palinsesti di RaiTre da ben quindici anni, infatti, si erano perse le tracce anche se lo stesso conduttore ne aveva parlato a Il Fatto Quotidiano, anticipandone il destino della trasmissione. Sempre sulle pagine web del quotidiano, avevamo poi sottolineato la presenza di un articolo che annunciava l’avvio di una petizione online nella quale i cittadini chiedevano ai vertici Rai spiegazioni in merito alla cancellazione dai palinsesti di Blunotte, a quanto pare legata a questioni di budget.

Finora, la petizione online ha raccolto oltre 4600 firme ma questi numeri non rappresentano i soli cittadini interessati a far cambiare idea ai vertici di Viale Mazzini. A scendere in campo, sempre stando a Il Fatto Quotidiano, ora è anche l’Unione familiari vittime per stragi. “Dai giornali ci giungono notizie poco confortanti sul futuro di una trasmissione televisiva. Si tratta di quella nota a tutti come Blunotte prima e Lucarelli Racconta poi. Per tanti anni gli spettatori di Rai3, seguendola, hanno potuto vedere ricostruite molte delle storie che ci riguardano: le stragi che dal 1969 hanno insanguinato il nostro Paese, la P2, il racconto delle attività dei servizi segreti contro la verità e a favore dei terroristi e dei depistatori, Gladio e la mafia”.

E’ quanto scrive in una nota Paolo Bolognesi, presidente dell’Unione e a capo anche dell’associazione sulla strage del 2 agosto 1980 e oggi deputato come indipendente nelle fila del Pd). “Potremmo continuare a elencare gli argomenti che Carlo Lucarelli e il suo team hanno trattato nel corso del tempo. Ma tanto basta per definire autentico servizio pubblico, a favore dei cittadini e a favore dell’informazione collettiva, le puntate che negli anni hanno spiegato agli italiani una stagione che tanto duramente ci ha colpiti”, prosegue ancora Bolognesi.

“Ora, per ragioni di budget, nel 2013 la nuova stagione non andrà in onda e la Rai si limiterà a riproporre repliche estive. Di certo il loro inserimento in palinsesto sarà utile e per questo chiediamo a gran voce che i vertici della Rai ci ripensino e non sottraggano ai loro telespettatori una trasmissione che ha raccontato il periodo più buio di storia d’Italia”, chiede con forza il presidente dell’Unione familiari vittime per stragi.

Intanto, nei giorni scorsi Andrea Vianello replicava su Twitter a Roberto Saviano scrivendo: “Con Lucarelli abbiamo studiato un nuovo programma che contiamo di fare nel 2014 e intanto mandiamo come previsto 8 repliche”.

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