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Rai, la Commissione di Vigilanza approva il regolamento per le prossime amministrative

di Simone Morano

Pubblicato il 2011-04-06

Il regolamento per l’informazione e la comunicazione politica della Rai, in considerazione delle prossime elezioni amministrative che si svolgeranno a metà maggio, è stato approvato dalla Commissione di Vigilanza. Il testo ha ricevuto l’unico voto contrario da parte del radicale Luca Beltrandi. Si tratta di un successo, dunque, per il presidente della Commissione, Sergio Zavoli, …

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Sergio Zavoli

Il regolamento per l’informazione e la comunicazione politica della Rai, in considerazione delle prossime elezioni amministrative che si svolgeranno a metà maggio, è stato approvato dalla Commissione di Vigilanza. Il testo ha ricevuto l’unico voto contrario da parte del radicale Luca Beltrandi.

Si tratta di un successo, dunque, per il presidente della Commissione, Sergio Zavoli, la cui mediazione ha fatto sì che Lega e Pdl ritirassero i loro emendamenti e votassero a favore del testo. Nella riformulazione effettuata da Zavoli, tra l’altro, viene chiesto, in relazione ai talk show, un rispetto severo di obiettività, pluralismo e completezza dell’informazione, oltre che la garanzia di contraddittorio in parità effettiva di trattamento. Tutte doti che dovrebbero contraddistinguere un talk show ben fatto, e che invece in Italia devono essere ribadite, e visto come un caso eccezionale.

L’emendamento di Zavoli all’articolo 8 del regolamento prevede quanto segue.

I direttori responsabili dei programmi di approfondimento, ovvero, durante la par condicio in campagna elettorale, i direttori di testata, e i loro conduttori e registi curino, ferma restando l’autonomia editoriale e la salvaguardia della tipologia del format specifico, che l’organizzazione e lo svolgimento del programma, anche con riferimento ai contributi filmati, alla ricostruzione delle vicende narrate, alla composizione e al comportamento del pubblico in studio risultino finalizzati ad assicurare il rispetto dei criteri di pluralismo, imparzialità, completezza e obiettività dell’informazione. I programmi di approfondimento, inoltre, dovranno osservare comunque in maniera particolarmente rigorosa ogni cautela atta ad evitare che si determinino situazioni di vantaggio per determinate forze politiche o determinati competitori elettorali.

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