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Le ragazze di Non è la RAI, regali sconcertanti: bambole voodoo, peli pubici, foto hot e minacce di morte

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2022-06-25

Circa una settimana fa, il Corriere della Sera ha pubblicato un articolo sulle ragazze di Non è la RAI passato un poco inosservato ma super interessante. Per fortuna i colleghi di Biccy.it lo hanno condiviso mettendolo in evidenza. Le ragazze di Non è la RAI, regali sconcertanti: bambole voodo, peli pubici e minacce di morte …

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Circa una settimana fa, il Corriere della Sera ha pubblicato un articolo sulle ragazze di Non è la RAI passato un poco inosservato ma super interessante. Per fortuna i colleghi di Biccy.it lo hanno condiviso mettendolo in evidenza.

Le ragazze di Non è la RAI, regali sconcertanti: bambole voodo, peli pubici e minacce di morte

Angela Di Cosimo, Eleonora Cecere e Ilaria Galassi hanno raccontato il loro grande momento di gloria quando la loro popolarità era alle stelle, svelando di aver ricevuto anche dei regali inquietanti arriviti in redazione:

Arriva una bambolina – racconta Eleonora – un’altra, e un’altra. L’ultima con uno spillo in testa e un cappio al collo, insieme a un biglietto che diceva “questa sei tu”. Erano bamboline voodoo.

Sempre Eleonora aggiunge:

Un giorno ricevo un cd, eravamo al Palatino, io, Ilaria, Angela, Pamela scendiamo in sala prove per ascoltarlo. Lo mettiamo e parte la voce di uomo che dice: “Eleonora, ti farò molto male”.

Pure Angela ha ricevuto regali che l’hanno spaventata:

Una valigetta ventiquattrore con dentro santini e peli pubici. Minacce di morte, foto sconce, lettere volgari (vorrei farti questo, quello…).

Eventi inquietanti anche sotto casa, così come svela la Cecere:

Un pomeriggio citofona una tizia che mi chiede di scendere. Io scendo, e lei dice che vuole menarmi, motivo: il fidanzato l’ha lasciata per colpa mia, si è innamorato di me dalla televisione. La verità è che tutti sapevano l’indirizzo di casa nostra, chiunque poteva venire e farci del male.

Poi un episodio inquietante raccontato da Ilaria Galassi:

Un uomo che all’ingresso del Palatino ferma la macchina del padre. “Sono io il vero padre di Ilaria”, urla. Sostiene che la mamma della ragazza gli abbia scritto una lettera per rivelargli la verità. E adesso lui è qui per riprendersi la figlia.

Avanza per cercare di afferrare Ilaria, senonché il padre esce dalla macchina, lo spintona, per fortuna sopraggiunge la sicurezza. «Dopo abbiamo saputo che era un malato psichiatrico fuggito dall’ospedale», dice Ilaria.

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