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Proteste Usa, ristorale Joe Bastianich distrutto: “Se serve a dare giustizia a George Floyd lo sopporto”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2020-06-02

Anche il ristoratore, imprenditore e volto tv Joe Bastianich è stato in qualche moto vittima delle proteste che da giorni sono in corso negli Usa dopo l’uccisione di George Floyd. Uno dei suoi ristoranti a Los Angeles è stato letteralmente preso d’assalto e distrutto, oltre che saccheggiato, durante una delle tante proteste che stanno incendiando …

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Anche il ristoratore, imprenditore e volto tv Joe Bastianich è stato in qualche moto vittima delle proteste che da giorni sono in corso negli Usa dopo l’uccisione di George Floyd. Uno dei suoi ristoranti a Los Angeles è stato letteralmente preso d’assalto e distrutto, oltre che saccheggiato, durante una delle tante proteste che stanno incendiando gli Stati Uniti. L’ex concorrenti di Amici Celebrities ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo l’accaduto.

Proteste Usa, ristorale Joe Bastianich andato distrutto

Joe Bastianich ha commentato a Corriere della Sera le azioni violente nei confronti del suo ristorante, durante le proteste in corso negli Usa:

Sono entrati e hanno distrutto tutto: hanno rubato il vino e gli incassi, hanno spaccato il vetro a mazzate e gettato benzina per bruciare gli interni. Un vero disastro. Tutti hanno il diritto di protestare, di manifestare la propria opinione e, perché no, anche di agire per essere ascoltati. Mi dispiace solo che una minoranza di persone sfrutti questo momento a proprio vantaggio per andare a spaccare o a rubare. Distolgono, tra l’altro, l’attenzione dal messaggio.

Il messaggio di cui parla Bastianich è senza dubbio importantissimo. In merito a quanto accaduto ha aggiunto:

Qui siamo tutti indignati, questo Paese non può avere un futuro se non risolve questa ferita razziale. Quindi, da cittadino, dico: se il costo per dare giustizia a Floyd è un ristorante bruciato, ok lo sopporto. L’importante in questo momento è non stare in silenzio, perché stare in silenzio significa essere complici di una situazione insopportabile.

Sul piano imprenditoriale non si tratta ovviamente di un momento semplice:

Tutto questo è successo proprio a pochi giorni dalla ripresa delle attività… eravamo chiusi dal primo di aprile per il Coronavirus e avevamo appena ricominciato a servire pizze a domicilio e cibo delivery. Ora dobbiamo ricostruire l’intero locale, i danni sono enormi. Non solo quelli fisici però. Siamo un Paese a pezzi.

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