Pippo Baudo, dopo la delusione il grande ritorno con Novecento. E su Sanremo: “Mi farebbe piacere ma non vorrei essere la seconda o terza scelta”
18/09/2010 di Emanuela Longo

Come ci si potrebbe dimenticare di un personaggio televisivo del calibro di Pippo Baudo? Eppure, in casa Rai è proprio questo ciò che secondo il celebre e storico conduttore è successo. Nonostante il suo ritorno imminente sul piccolo schermo, a partire dal prossimo lunedì 20 settembre su RaiTre con il programma Novecento, Baudo non ha rinunciato, nel corso della conferenza di presentazione della trasmissione, ad esprimere tutta la delusione nei confronti dell’Azienda:
Ciò che mi ha fatto più soffrire è stata la dimenticanza espressa dalla Rai nei miei confronti. La dimenticanza è ingiusta, disonorevole e cattiva. Sono contento di aver firmato il contratto con Rai 3, nonostante abbia trascorso un periodo terribile, con la sensazione di essere stato fatto fuori dall’azienda,
ha affermato, sottolineando l’ingiustizia a suo carico e il suo malessere dovuto alla sensazione che si fosse conclusa lì la sua carriera televisiva.
Ed effettivamente, come si potrebbe immaginarla una Tv senza Pippo Baudo?
Per fortuna, l’attesa terminerà lunedì, con l’approdo su RaiTre di Novecento, il programma dedicato a fatti e personaggi della nostra storia dell’ultimo secolo, ma non solo. Ci saranno accenni anche sui primi anni del 2000.
In ogni puntata, per ora otto in tutto, quattro personaggi del mondo della cultura, del giornalismo, dello spettacolo dibatteranno su argomenti di cronaca del passato, raccontando come è cambiato il nostro Paese. Rispetto a qualche anno fa abbiamo cercato di modernizzare una formula di successo, con un montaggio più veloce,
afferma Baudo nel corso di un’intervista sul settimanale Dipiù TV.
Tra gli argomenti che verranno trattati, sarà dedicato ampio spazio a casa Agnelli, Gianfranco Funari, ma l’argomento che più di tutti Pippo Baudo sembra aver preso a cuore, è quello relativo alle famiglie delle scorte i cui parenti furono vittima della mafia o del terrorismo. La Rai, dunque, avrà così la possibilità di sottolineare il suo ruolo di servizio pubblico aiutando così a far riflettere i telespettatori.
Ma Pippo, sembra essere anche uno dei candidati preferiti alla conduzione del prossimo Festival di Sanremo. In merito, afferma:
Se queste voci fossero confermate, mi farebbe ovviamente piacere, anche se non mi metto sull’attenti. Ossia: non desidererei essere chiamato all’ultimo come seconda o terza scelta.
Ed ancora, altri progetti attendono lo storico conduttore che, presto, lo rivedremo se non in occasione di Sanremo comunque in un programma, al fianco di Bruno Vespa, alla conduzione di una trasmissione sui centocinquanta anni dall’Unità d’Italia.
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