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Caso Fedez, Piero Pelù interviene: “La Rai mi ha chiesto di non sparare bombe troppo grosse…”

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2021-05-03

Anche Piero Pelù si dispone dalla parte di Fedez svelando cosa gli avrebbe consigliato la Rai: “Non sparare troppe bombe”. E il caso è tutt’altro che chiuso… Piero Pelù difende Fedez: “La Rai mi ha chiesto delle cose…” Intervistato dal Corriere della Sera, il leader dei Litfiba parla del collega e del suo monologo sul …

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Anche Piero Pelù si dispone dalla parte di Fedez svelando cosa gli avrebbe consigliato la Rai: “Non sparare troppe bombe”. E il caso è tutt’altro che chiuso…

Piero Pelù difende Fedez: “La Rai mi ha chiesto delle cose…”

Intervistato dal Corriere della Sera, il leader dei Litfiba parla del collega e del suo monologo sul DDL Zan:

Fedez l’ho sentito in diretta come tutti voi, quel best of di tutte le esternazioni omofobe di un partito che ancora deve 49 milioni di euro agli italiani l’ho trovato ineccepibile, non faceva una grinza.

Piero Pelù sul palcoscenico del Concertone è salito lo scorso anno e svela cosa gli avrebbe consigliato la Rai:

Censurato no, diciamo però che la Rai mi ha chiesto di non sparare ‘bombe’ troppo grosse, che sarebbe stato un Primo Maggio delicato, di non essere troppo aggressivo insomma.

Anche Piero Pelù ha un avvenimento particolare da poter raccontare che data 1997 quando sfumarono il loro discorso a causa del preservativo sul microfono:

Fu assolutamente estemporaneo in quel caso, avevo due preservativi in tasca che avevo preso in Belgio durante la tournée. E decisi che avrei aspettato il momento buono per dire la mia contro la Chiesa che ne sconsigliava l’uso nei tempi in cui l’Aids mieteva milioni di vittime. E il momento buono venne nel collegamento con Vincenzo Mollica.

E poi l’intervento sul palco contro Papa Wojtyla

Papa te non sai una s… di sesso e dintorni.

Pelù ricorda l’episodio di alcune suore violentate in Congo che non avevano avuto il diritto di abortire:

Come se fossero degli oggetti. Ma anche quelle frasi le pensai lì per lì.

Piero e la sua band furono banditi per quattro anni. 

Ostracizzati letteralmente e mai più invitati. E di fatto quando tornammo, nel 1997, sfumarono il nostro intervento ancora prima che ci esibissimo e ho sempre pensato fosse stata una sorta di censura preventiva. E dovetti così aspettare, da solista, il 2001.

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