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Piera Maggio a Chi l’ha visto: “Noi famiglia di Denise Pipitone rivoltati come un calzino”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2021-05-06

Quella di ieri è stata per Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, una giornata durissima soprattutto sul piano emotivo. Proprio nel giorno in cui Mazara del Vallo si radunava in occasione di una fiaccolata organizzata per Denise, nell’ex casa di Anna Corona ha avuto luogo una ispezione – non comunicata alla famiglia della bambina scomparsa …

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Quella di ieri è stata per Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, una giornata durissima soprattutto sul piano emotivo. Proprio nel giorno in cui Mazara del Vallo si radunava in occasione di una fiaccolata organizzata per Denise, nell’ex casa di Anna Corona ha avuto luogo una ispezione – non comunicata alla famiglia della bambina scomparsa nel 2004 – che ha dato esito negativo.

Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone parla a Chi l’ha visto

Dopo aver partecipato a Ore 14, ieri sera Piera Maggio è stata in diretta anche con la trasmissione Chi l’ha visto alla quale ha commentato:

Ci è arrivata questa macabra notizia, ero basita, ho subito chiamato l’avvocato e abbiamo scoperto che c’erano dei lavori nella casa in cui abitava Anna Corona. Mi ha devastato sapere che si cercava un corpo. Mi aspettavo un po’ di delicatezza nei miei confronti, avrei preferito sapere di cosa si trattasse, anche tramite il mio avvocato. Questa giornata doveva essere dedicata a questo raduno di piazza, quello che è accaduto non è stato molto carino dal mio punto di vista. Quella casa non è mai stata visitata come oggi, ci sono arrivati dopo 17 anni.

L’avvocato Giacomo Frazzitta, anche lui in collegamento con la trasmissione di Rai3 ha definito quanto accaduto un intervento “probabilmente mirato”.

Al termine del sopralluogo, l’edificio non è stato messo sotto sequestro e nessuno, compreso Pietro Pulizzi, sapeva dell’esistenza di una botola.

Colpiscono le parole di mamma Piera che ha voluto ribadire quale è stato in passato l’atteggiamento nei loro confronti ed il trattamento riservato alla sua famiglia:

Mentre noi come famiglia di Denise siamo stati rivoltati come un calzino. Ci hanno aperto i cassetti e gli armadi, solo per farvi un’idea. Nei primi momenti e anche successivamente, è stato fatto di tutto e di più da noi. Oggi invece vengo a conoscenza che dall’altra parte c’è stato un rispetto che non doveva esserci, perché bisognava verificare in ugual modo tutti quanti.

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