logo

Patrizia De Blanck: omofobo preso ad ombrellate per difendere un amico, ecco cosa è successo

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2021-05-04

Patrizia De Blanck ha difeso un amico gay dagli squallidi insulti di un omofobo allontanandolo a colpi di ombrello. La ex concorrente del Grande Fratello Vip ha raccontato la vicenda intervistata da Affari Italiani. Patrizia De Blanck picchia un omofobo con un ombrello La Contessa de Blanck sta andando, la mattina di domenica 2 maggio, …

article-post

Patrizia De Blanck ha difeso un amico gay dagli squallidi insulti di un omofobo allontanandolo a colpi di ombrello. La ex concorrente del Grande Fratello Vip ha raccontato la vicenda intervistata da Affari Italiani.

Patrizia De Blanck picchia un omofobo con un ombrello

La Contessa de Blanck sta andando, la mattina di domenica 2 maggio, al supermercato nel quartiere Fleming di Roma in compagnia del suo amico influencer e opinionista Lorenzo Castelluccio.

Ad un certo punto un uomo sulla cinquantina ha incominciato ad offendere il ragazzo: “Ma come ti vesti froc*o di merd*…”. A questo punto, di fronte all’aggressione verbale, Patrizia ha replicato sferrando una ombrellata all’omofobo:

Sono stanca di questi omuncoli frustrati e repressi. Si permettono di giudicare e offendere, ancora oggi nel 2021, una persona soltanto perché veste in modo colorato e non in nero, blu o grigio. È l’ora di farla finita perché i tempi e la società sono cambiati.

Per questo motivo ho voluto rendere noto l’accaduto. Dopo la mia ombrellata quell’uomo è fuggito come una bambina terrorizzata dal lupo cattivo. Il classico vigliacco che prima lancia il sasso e poi, quando vede una reazione che non si aspettava da parte di una donna, scappa a gambe levate.

Ringrazi il cielo che ho un problema all’anca altrimenti lo avrei inseguito per dargliene altre. Non è possibile che in Italia ancora oggi si possa essere giudicati e quindi scherniti e discriminati per il modo di vestirsi come accade spesso anche alle ragazze in minigonna e tacchi alti.

Ma dove viviamo? Siamo in uno stato libero dove chiunque può vestirsi come vuole e non dovrebbe per questo preoccuparsi di essere schernito da qualcun altro. Episodi di intolleranza e di discriminazione sempre più frequenti.

Sono in prima linea nella lotta contro tutte le discriminazioni. Non ne faccio una ragione politica perché non mi interessa, ma di principio e di diritto a potersi esprimere come uno vuole e a poter vivere la propria vita o la propria sessualità come meglio preferisce.

Protagonista dell’episodio, suo malgrado, è stato Lorenzo Castelluccio, sconvolto da ciò che è accaduto: 

Sono esterrefatto, ho sentito urlare delle offese alle mie spalle ma non pensavo fossero dirette a me, scaturite a causa del mio abbigliamento di colore rosso.

Patrizia se ne è accorta prima di me. Quando mi sono voltato sono stato preso alla sprovvista. Quell’uomo ha espresso contro di me tutto il suo odio e il suo disprezzo senza neppure conoscermi.

Dovremmo avere tutti un’amica come Patrizia de Blanck o avere la sua prontezza di riflessi. Nel 2021, in Italia c’è ancora chi si scandalizza e si permette di offendere, discriminare, etichettare.

E fare violenza su qualcun altro soltanto perché vestito con abiti colorati, appartenente al mondo lgbt, portatore di disabilità oppure, nel caso di ragazze, perché indossano la minigonna o un vestito corto.

Evitando ogni tipo di strumentalizzazione ideologica, il mio pensiero dovrebbe essere scontato ma, a quanto pare, non lo è. Tutti dovremmo restare allibiti di fronte ai gravissimi fatti di cronaca che riportano di giovani cacciati di casa dai genitori per il loro orientamento sessuale.

O che si suicidano perché gay e non accettati o derisi sia dalle proprie famiglie sia da bulli. Così come accade a disabili presi di mira o a ragazze ‘colpevoli’ di essersi vestite in modo considerato provocatorio.

Potrebbe interessarti anche