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Partita del cuore, il direttore generale querela Aurora Leone e Ciro Priello: ecco che succede

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2021-05-29

Il direttore generale della Nazionale Cantanti, Gianluca Pecchini, ha deciso di querelare Aurora Leone e Ciro Priello dopo la spinosa questione che li ha coinvolti prima della partita del cuore. Partita del cuore dopo Aurora Leone, direttore generale pronto a querelare Secondo la versione di Aurora Leone e Ciro Priello, sarebbe stato proprio Gianluca Pecchini …

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Il direttore generale della Nazionale Cantanti, Gianluca Pecchini, ha deciso di querelare Aurora Leone e Ciro Priello dopo la spinosa questione che li ha coinvolti prima della partita del cuore.

Partita del cuore dopo Aurora Leone, direttore generale pronto a querelare

Secondo la versione di Aurora Leone e Ciro Priello, sarebbe stato proprio Gianluca Pecchini a fare allontanare la ragazza nel corso della famosa cena.

Dopo il polverone mediatico che si è creato, numerosi volti della Nazionale Cantanti hanno deciso di fare un passo indietro rinunciando alla Partita del cuore.

Il direttore generale Gianluca Pecchini, quindi, a mente fredda ha raccontato la sua versione intervistato da TPI, dichiarando che sporgerà querela contro Aurora e Ciro per le accuse infondate di sessismo:

Si dovevano sfidare la Nazionale Cantanti, per cui gli inviti li faccio io, contro quella Campioni per la Ricerca, per cui gli inviti li fa la Fondazione Piemontese per la Ricerca contro il cancro, di cui è presidentessa Allegra Agnelli. 

Vado a controllare la sala dell’hotel di Torino destinato all’accoglienza degli artisti. Alla cena c’erano la Nazionale Cantanti, insieme. Ad un altro tavolo io, col presidente dell’Associazione italiana arbitri e due dirigenti della fondazione Candiolo, ovvero Bettarelli e Sala. Poi c’era il tavolo con alcune compagne dei cantanti e il tavolo della terna arbitrale femminile.

Io vado quindi al tavolo dei cantanti e vedo due persone che non conosco perché non le avevo invitate io: Ciro e Aurora. Di questo mi assumo la colpa: non sapevo chi fossero, forse da lì è scattato il reato di lesa maestà. Ho detto: ‘Questo è il tavolo della Nazionale Cantanti, vi potete mettere a un altro tavolo?’. Un tavolo che era a un metro eh, non chissà dove.

Gianluca Pecchini prosegue:

Tradizionalmente i tavoli sono disposti in questo modo: ci sono delle piccole regole, dei riti, non so come li vogliamo chiamare. Da sempre la sera prima della partita la squadra è al tavolo insieme, prepara la partita con l’allenatore. Sono cantanti, ma in quell’occasione si sentono calciatori, siamo tutti un po’ bambini a volte. Non so se questo può essere percepito come un rito da trogloditi, ma è così per tutte le squadre alla vigilia di una partita. Anche ai matrimoni c’è il tavolo degli sposi, che male c’è? E aggiungo che comunque i cantanti hanno anche la loro privacy, che io tutelo.

Pecchini sostiene di non aver chiesto solamente ad Aurora Leone di spostarsi, ma ad entrambi, respingendo con forza l’accusa di sessismo:

Non ho maltrattato Aurora e Ciro, ho invitato entrambi a spostarsi. Guardi che quella sera a un altro tavolo c’era anche un grosso imprenditore che avrebbe giocato l’indomani con l’altra squadra. Non era neppure lui al tavolo con i cantanti ed era un uomo.

C’erano i due dirigenti della fondazione Candiolo al tavolo con me, perché Aurora e Ciro non l’hanno detto a loro? Mi domando questo. Potevano alzarsi e dire a loro che sono un maleducato o un sessista.

La notizia, poco dopo, è arrivata a FanPage:

La cosa ha cominciato a degenerare mentre, dopo essersi spostati, erano al tavolo a mangiare. Loro, da quel che ho capito dopo, sono gestiti da Vincenzo Piscopo, l’editore di Fanpage. Piscopo chiama due volte la responsabile di sala, Augusta Gay, protestando per il trattamento riservato ad Aurora e Ciro e dicendo altro che non voglio riferire perché lei sarà mia testimone quando farò querela per togliermi di dosso tutto questo fango che penso di non meritare.

Io sono uno ruvido a volte, ma non so manco cosa vuol dire essere sessista. Potete decidere che sia un’usanza medievale quella dei calciatori tutti seduti a un tavolo, ma se io se vengo a casa tua mi siedo dove mi dici tu o dove decido io? Ho vissuto 40 anni mantenendo equilibri delicati in questo settore, ascoltando le esigenze di tutti. La moglie di Ramazzotti o di Mogol e di altri sono sempre state a un altro tavolo, ma non c’entra nulla il sessismo, semplicemente non giocavano il giorno dopo e stavano tra di loro a parlare d’altro.

Ciò che mi dispiace è che in un attimo si dimentichi l’impegno della Nazionale Cantanti per le donne e tante cause giuste che riguardano le donne. Ho finanziato anche tante conferenze con Jessica Notaro sulla violenza di genere.

In ultimo Pecchini chiosa:

Ecco, mi domando: anche se erano arrabbiati, perché penalizzare un manifestazione di beneficenza come la Partita del Cuore, buttare un’ombra su 40 anni di lavoro e di bene fatto per la ricerca e la diagnosi? Prima fanno il video con tutte quelle accuse e poi ricordano di mandare comunque un sms per fare beneficenza? Non mi sembra coerente.

Non so se tornerò o se le mie dimissioni saranno definitive: dipendo dalle decisioni dell’assemblea e dal consiglio direttivo della Nazionale Cantanti. Io, però, ora, mi creda, devo pensare a me e alla mia famiglia, alle mie tre figlie, che per giorni si sono vergognate di andare in giro, additate come figlie di un troglodita sessista.

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