Nadia Toffa, vergogna hater dopo la morte: agenzia funebre Taffo prende le distanze

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Nadia Toffa è morta questa mattina, lasciando di sasso gli estimatori e coloro che le volevano bene. Nonostante tutto il calore di queste ore, esistono ugualmente i disgustosi odiatori, detti più comunemente haters, che decidono di non tacere nemmeno in questa occasione. Alcuni personaggi meschini, hanno addirittura utilizzato l’agenzia funebre Taffo, per attaccarla. Proprio i social media manager di Taffo, hanno precisato l’attuale situazione, scrivendo: “Qualcuno ha utilizzato il nostro nome per pubblicare post meschini sulla morte di Nadia Toffa. Non è opera nostra, seguiranno denunce”.



Nadia Toffa, vergognosi haters all’attacco dopo la morte

Gli agghiaccianti post su Nadia Toffa, titolano: “Vendo protesi odontoiatrica in ceramica causa cessata attività, no perditempo. Citofonare Taffo”. Oppure: “Benvenuta in famiglia. Nadia Taffo”. L’agenzia funebre ha condiviso le immagini senza oscurare i nomi, proprio per dare una chiara identità, a coloro che hanno condiviso tutto questo schifo, invece di restare in religioso silenzio.

Tra i tanti internauti che sono intervenuti sulla faccenda, anche Selvaggia Lucarelli. La giornalista ha commentato: “Quanta merd* ha dovuto leggere durante la malattia. E non vi fermate manco oggi”. Il messaggio del giudice di Ballando con le Stelle, prosegue nelle Instagram Stories: “E quanta merda personaggi come questo nei gruppi chiusi e aperti le hanno buttato addosso negli anni. Da welcome to favelas a welcome to caritas sempre lo stesso schifo”.



Barbara d’Urso ricorda la Toffa: “So che ci stavi male quando ti attaccavano…”

Anche Barbara d’Urso ha raccontato quanto Nadia Toffa soffrisse per gli attacchi degli haters: “Mi incazzav* sempre quando quegli stupidi cretini ti attaccavano ma tu mi dicevi: “Dai amica facciamoci una risata insieme” (anche se so che ci stavi male). E poi quando venivi nel mio camerino ridendo, sempre ridendo, con quel cappello a falde larghe che dovevano nascondere anche se non te ne fregava niente di nascondere. E poi mille altre cose. Oggi sono triste. Ti saluto come mi salutavi tu: Ciao TesorA. Con la A maiuscola”.