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Morgan: “Vivo in uno sgabuzzino pieno di insetti a Chinatown… non faccio più niente!”

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2019-09-11

Dopo lo sfratto di Marco Castoldi in arte Morgan, sono passati circa tre mesi. Come ben sapete, il cantautore viveva a Monza dentro una “casa-museo”, come amava definirla lui stesso, piena di cimeli, strumenti musicali e altri oggetti preziosi. Durante una intervista per “I Lunatici”, in onda tra le frequenze di Radio2 Rai, il celebre …

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Dopo lo sfratto di Marco Castoldi in arte Morgan, sono passati circa tre mesi. Come ben sapete, il cantautore viveva a Monza dentro una “casa-museo”, come amava definirla lui stesso, piena di cimeli, strumenti musicali e altri oggetti preziosi. Durante una intervista per “I Lunatici”, in onda tra le frequenze di Radio2 Rai, il celebre musicista ha svelato la sua attuale condizione di vita, raccontando di vivere come un senzatetto all’interno di uno sgabuzzino pieno di insetti.

Morgan vive come un senzatetto: “In uno sgabuzzino a China Town”

“Ora sono in uno sgabuzzino a China Town a Milano con un sacco di insetti. Non sto più lavorando, prima facevo un sacco di cose, ora non faccio più niente. La casa è importante, è la più importante cosa che hai. Quando non sai ripararti dal freddo vai a casa e sopravvivi. Questo vale per tutti”, ha svelato Morgan.

La sua casa è stata svenduta a 200mila euro, quando il suo valore di mercato è pari a 700mila euro. “Acquistata da un mitomane che ha voluto la mia casa”, ha continuato. “È stato come uno stupro. La casa è la cosa più importante che hai”. Spiegando poi che adesso vive “in uno sgabuzzino a Milano, circondato dagli insetti. Non sto più lavorando. Non faccio più niente mentre prima facevo un sacco di cose”.

“Sto molto male!”

Ora Morgan sta a Milano a Chinatown. Una sistemazione in attesa di capire cosa sarà della sua vita. Che per il momento sembra sospesa, incrinata. “Sto molto male – ha spiegato -, uno non ci pensa ma la casa è quel posto che quando hai freddo vai a ripararti. Per tutti è così”. E il pensiero corre a tutte le sue cose e i suoi strumenti sequestrati. “Dovrebbe sfruttare l’occasione per fare veramente il suo lavoro e pensare – dice riferendosi al giudice che ha deciso lo sfratto -, ma evidentemente non ce la fa. Ora manderà tutto al macero”.

 

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Morgan, nel corso della trasmissione I lunatici di Radio 2, ha parlato della sua nuova vita da senzatetto. “La mia casa era un’installazione. La mia casa è stata svenduta a 200mila euro quando ha come valore di mercato 700mila euro. È stata comprata da un maniaco – rimarca – che ha voluto la mia casa perché è un mitomane. Mi hanno portato fuori dalla mia casa con le armi. Io piango, ho tutto lì, tutti i miei progetti. Io stavo sempre in casa a studiare, non sono uno come J-Ax o Fedez. Ora sono in uno sgabuzzino a China town a Milano con un sacco di insetti. Non sto più lavorando, prima facevo un sacco di cose, ora non faccio più niente”. La vera beffa è che i passanti gli chiedono una foto. “Vogliono tutti una fotografia, ti chiamano dall’altra parte della strada, rischiano di essere investiti. C’è l’esigenza primaria della foto. Su questo voglio aprire un dibattito: è grave questa cosa, per due motivi. Non solo perché mi rompo pesantemente i coglioni, ma perché innanzitutto non voglio essere localizzato sempre e invece appena ti fanno la foto poi la postano. L’irrintracciabilità è un diritto che io voglio avere. La seconda cosa, ancora più importante, è che io lavoro con l’immagine. È il mio bene, è la cosa su cui firmo i contratti. Mi pagano, il mio lavoro consiste in questo”.

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