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Morgan conferma la sua partecipazione a Ballando con le Stelle e spiega perché ha detto di sì: “mobbing dalla Rai”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2021-07-27

Morgan rompe gli indugi e conferma ufficialmente la sua partecipazione a Ballando con le Stelle, lo show di Rai1 condotto da Milly Carlucci. Dopo le parole di Simona Ventura, che sulle pagine del settimanale Chi aveva detto: “Mi piace, speriamo che arrivi alla fine. Sai com’è, con lui un giorno ti volti e non c’è …

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Morgan rompe gli indugi e conferma ufficialmente la sua partecipazione a Ballando con le Stelle, lo show di Rai1 condotto da Milly Carlucci. Dopo le parole di Simona Ventura, che sulle pagine del settimanale Chi aveva detto: “Mi piace, speriamo che arrivi alla fine. Sai com’è, con lui un giorno ti volti e non c’è più, ma Milly Carlucci sa il fatto suo. Voglio bene a Morgan, è il mio figlio più turbolento, sono felice per lui”, Marco Castoldi ha deciso di replicare con una lettera ripresa da Rollingstone.it.

Morgan spiega perché parteciperà a Ballando con le Stelle

Morgan, nel suo scritto, ha spiegato perché avrebbe deciso di dire di sì a Milly Carlucci ma non ha mancato di lanciare diverse frecciatine, arrivando a parlare persino di “mobbing” contro di lui da parte della Rai. Ecco le sue parole rivolte direttamente alla Ventura:

Carissima Simona Ventura, io non solo mi ritengo totalmente fuori dal mio contesto naturale, ma di essere inappropriato in quel ruolo. Però, quello che invece è appropriato, è che si tratta di lavoro. E io, che sono un uomo di cultura, con tre figlie, che ha voglia di vivere, che ha lavorato tanto ma vive una dimensione che prende il nome di “mobbing” sono costretto a farlo. E lo sai meglio di me che io sono l’esempio massimo di chi è vittima regolarmente di questo reato compiuto dalla Rai, dalla discografia, dalla società, dalla stampa, dai tribunali, da tutto il mondo che mi circonda.

Quindi sempre rivolgendosi idealmente alla conduttrice, ha spiegato perché partecipa a Ballando con le Stelle:

Basta solo pensare che io, non solo sto per andare a Ballando con le stelle, ma sono uno dei più grandi conoscitori della canzone italiana. Però, quando si fa un programma su questo tema, la Rai non lo affida a me, ma a persone con meno competenze ed esperienza. Ho fatto sette edizioni di X Factor vincendone cinque e trovandomi nel Guinness dei primati perché sono il più grande talent scout del mondo. E io non dovrei fare la televisione? Non lavoro, così mi portano via la casa, mi pignorano i concerti, mi denunciano perché non pago gli alimenti alle figlie?

Immancabile un accenno anche a quanto accaduto dopo l’esperienza sanremese con Bugo:

Sai che dopo il grande successo di una mia idea a Sanremo, per salvarmi dall’ennesimo mobbing ne sono uscito grazie all’ironia? La mia poesia di otto versi è l’opera più discussa e di maggior successo di tutte le edizioni del festival. Otto versi che hanno spazzato via qualsiasi paura di volgarità e violenza dei testi trap e con eleganza e gentilezza ho detto a Bugo “ringrazia il cielo che sei su questo palco” anziché fare il bullo. In seguito, tutti hanno guadagnato da questa trovata, la Rai, lo stesso Bugo, chi ha lavorato al brano, solo io non ho preso un euro e non sono stato chiamato a nessuna trasmissione. Sono stato mobbizzato e non ho più avuto un lavoro.

Infine ha voluto lanciare una serie di frecciatine in cui continua a parlare di mobbing e a ribadire di stare partecipando allo show di Rai1 al fine di mantenere le sue figlie:

Quindi, cara Simona Ventura, evita di schierarti dalla parte sbagliata, perché il mobbing è un reato e stai tranquilla che io farò capire agli italiani cosa significa, visto che tanti di loro passano quello che sto passando io. Siamo stanchi di essere trattati in questo modo, perché il mobbing viene rivolto a quelli più in gamba che minacciano gli stronzi al potere.

Per cui, cerca di essere seria e mia amica, pensando che a Ballando con le stelle farò imparare a parlare italiano alle persone, almeno. E poi magari qualche balletto riuscito potrei anche realizzarlo. Ma soprattutto farò cultura, che è il mio ambito. Infatti, dove oggi mettono Stefano Bollani, Brunori Sas, Manuel Agnelli o Enrico Ruggeri, sono tutti posti che occupano al posto mio. Intanto io insegno all’università la storia della musica.

Credi mi faccia piacere fare il buffone? No, ma lo faccio perché ho ironia e poi voglio mantenere le mie figlie, che non hanno nessuna colpa, meritano di vivere al meglio perché sono figlie di una persona che nella vita eccelle. Solo che l’Italia mobbizzatrice bigotta e arretrata continua a squalificarmi. Non farlo anche tu.

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