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Michele Merlo, cosa è successo prima della morte: mail con foto dei lividi e diagnosi errata

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2021-11-27

Cosa è accaduto nei giorni precedenti alla morte di Michele Merlo, giovane cantante 28enne conosciuto nei talent X Factor ed Amici? A fornire una sorta di dolorosa cronaca degli ultimi istanti è il quotidiano Corriere della Sera che parte dalla mattina del 26 maggio, quando Michele fu rimbalzato una prima volta. In precedenza aveva inviato …

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Cosa è accaduto nei giorni precedenti alla morte di Michele Merlo, giovane cantante 28enne conosciuto nei talent X Factor ed Amici? A fornire una sorta di dolorosa cronaca degli ultimi istanti è il quotidiano Corriere della Sera che parte dalla mattina del 26 maggio, quando Michele fu rimbalzato una prima volta. In precedenza aveva inviato una mail allo studio associato del suo medico di famiglia con la foto choc del grande livido su una coscia, ma chi riceve la mail non comprende che quello è il sintomo della leucemia fulminante che lo ha ucciso 11 giorni dopo.

Morte Michele Merlo: le memorie, cosa è successo

Michele Merlo riceve una risposta inaspettata alla sua mail con tanto di richiesta di aiuto firmata “assistente di studio” che con tono di rimprovero gli scrive:

L’utilizzo della mail è unicamente per la richiesta di terapia cronica. Per qualsiasi altro motivo, chiamare in segreteria. Inoltre chiediamo di non inviare foto.

Quella mail, insieme a foto e memorie sono finite nell’inchiesta per omicidio colposo aperta dalla procura di Bologna e di recente trasferita per competenza ai magistrati di Vicenza. Ad acquistare un peso importante è la perizia del professor Antonio Cuneo e del dottor Matteo Tudini, secondo la quale sarebbe bastato sottoporre il ragazzo all’esame del sangue per far emergere un quadro di emopatia acuta che avrebbe comportato il suo immediato ricovero:

In tale contesto, con elevata probabilità, Merlo entro 24 ore avrebbe iniziato la terapia adeguata.Qualora la terapia fosse stata somministrata a partire dal 27-28 maggio (…) avrebbe avuto una probabilità di sopravvivenza compresa tra il 79 e l’87 per cento.

Dalle ricostruzioni emerge che i primi segnalo sarebbero comparsi il 7 maggio con delle ecchimosi sospette. I lividi si sarebbero estesi nei giorni successivi. Dopo la risposta alla sua mail, Michele Merlo decide di recarsi al pronto soccorso dell’ospedale di Cittadella (Padova) per l’ematoma alla coscia sinistra che gli causava dolore ma qui gli viene assegnato un codice bianco e dopo tre ore di attesa il cantante decise di andar via.

Si recò quindi allo studio del medico di famiglia a Rosà, il quale ha dichiarato:

Per la diagnosi mi basai su quel che disse lui stesso: raccontò di aver preso alcune botte facendo un trasloco. Si stava curando con antinfiammatori e una pomata e gli raccomandai di tornare da me entro 3-5 giorni, ma non l’ho più rivisto. Mi sono fidato delle sue parole, francamente credo di aver fatto bene il mio lavoro ma non passa giorno che non pensi a lui…

I sintomi peggiorano sempre di più fino al 2 giugno, quando Michele si reca all’ospedale di Vergato (Bologna) ma qui nessuno lo visita e anzi viene dirottato dal medico di continuità assistenziale che porrà una diagnosi di tonsillite.

La sera del 3 giugno perde coscienza ed è la fidanzata a chiamare l’ambulanza. Arriva all’Ospedale Maggiore di Bologna e solo a quel punto vengono eseguiti gli esami del sangue ma i medici si accertano anche che non abbia assunto sostanze stupefacenti. Da qui la tac che fa emergere finalmente la leucemia fulminante. Ma ormai è troppo tardi. Michele Merlo muore la sera del 6 giugno, verso le 21.45.

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