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Mia Martini e la sfortuna: le vergognose maldicenze, parlano Biagio Antonacci e Serena Rossi

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2019-02-13

Ieri sera, nel corso della messa in onda di Io Sono Mia, biopic dedicato a Mia Martini, su Instagram Biagio Antonacci ha parlato dell’amica e collega. L’artista in dettaglio, si è soffermato sulle assurde dicerie che ritenevano che la cantante portasse sfortuna. Condividendo uno scatto insieme, Antonacci ha ricordato Mimì in dettaglio, svelando anche un …

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Ieri sera, nel corso della messa in onda di Io Sono Mia, biopic dedicato a Mia Martini, su Instagram Biagio Antonacci ha parlato dell’amica e collega. L’artista in dettaglio, si è soffermato sulle assurde dicerie che ritenevano che la cantante portasse sfortuna. Condividendo uno scatto insieme, Antonacci ha ricordato Mimì in dettaglio, svelando anche un aneddoto nella loro collaborazione avvenuta negli anni ’90 quando lui, muoveva i primi passi nel mondo della musica.

Biagio Antonacci, l’aneddoto su Mia Martini

“Mia Martini è stata una donna eccezionale nella mia vita. Lei venne a Rozzano nella casa di mia madre che ci fece da mangiare una ‘cofanata’ di pasta con il pesce. Poi io mi misi al piano e lì cantai ‘Il fiume dei profumi’ nello studiolo di casa dove dormivo anche. Lei si mise là, umilissima, e disse ‘Questa canzone la canto io’”, ha esordito Biagio Antonacci.

Successivamente prosegue: “Poi ascoltò ‘Liberatemi’ e mi disse che sarebbe stato un successo pazzesco. E infatti accadde. Ma non accadde solo questo. Certe persone che mi dissero allora di non lavorare con lei perché portava sfortuna (e furono tanti in quel periodo) alla fine la presero sui denti perché il disco vendette moltissimo alla faccia di quelli che oggi non fanno più nemmeno i discografici”.

Serena Rossi parla delle maldicenze su Mia Martini

Sulle vergognose maldicenze, si è espressa anche Serena Rossi, che nel biopic Io Sono Mia ha interpretato proprio il ruolo di Mia Martini. “Sono state quelle a togliere la libertà di esprimersi e di vivere, visto che la musica era la sua vita. Mia non poteva fare più niente, neppure andare in un bar: come entrava, uscivano tutti. Vedendola, la gente si toccava, si passava i cornetti. Roba da Medioevo”. La Rossi ha voluto rimarcare il modo in cui ha reagito l’artista calabrese: “Magari altri avrebbero cavalcato le maldicenze, le avrebbero sfruttate per farsi pubblicità. Lei no, non lo ha mai fatto, aveva una grande dignità. Piuttosto non si faceva vedere”.

 

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io e Mimì ……… Mia Martini è stata una donna eccezionale nella mia vita. Lei venne a Rozzano nella casa di mia madre che ci fece da mangiare una ‘cofanata’ di pasta con il pesce. Poi io mi misi al piano e lì cantai ‘Il fiume dei profumi’ nello studiolo di casa dove dormivo anche. Lei si mise là, umilissima, e disse ‘Questa canzone la canto io’. Poi ascoltò ‘Liberatemi’ e mi disse che sarebbe stato un successo pazzesco. E infatti accadde. Ma non accadde solo questo. Certe persone che mi dissero allora di non lavorare con lei perché portava sfortuna (e furono tanti in quel periodo) alla fine la presero sui denti perché il disco vendette moltissimo alla faccia di quelli che oggi non fanno più nemmeno i discografici. #miamartini #biagioantonacci #ilfiumedeiprofumi

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