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Mazzetti: “L’addio di Santoro, pagina buia per la Rai”

di Simone Morano

Pubblicato il 2011-06-11

Per Loris Mazzetti l’addio di Michele Santoro alla Rai rappresenta una pagina buia della tv pubblica. Il capostruttura di Raitre sottolinea: La scelta di far uscire un campione di ascolti, risorse economiche, e soprattutto contenuti come Santoro segna un periodo davvero buio per l’azienda. E il suo passaggio a La7 creerà un grosso problema in …

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Per Loris Mazzetti l’addio di Michele Santoro alla Rai rappresenta una pagina buia della tv pubblica. Il capostruttura di Raitre sottolinea:

La scelta di far uscire un campione di ascolti, risorse economiche, e soprattutto contenuti come Santoro segna un periodo davvero buio per l’azienda. E il suo passaggio a La7 creerà un grosso problema in Rai. In particolare a RaiTre, considerando che il nostro pubblico di riferimento è lo stesso. Certo, Santoro a La7 non farà gli ascolti che ha fatto in Rai. Ma non ci sono dubbi che lo share si alzerà di parecchio. E con chi lo sostituità RaiDue? Belpietro, Feltri, Ferrara?

Mazzetti prosegue:

Non c’è nessuno in grado di replicare la macchina informativa di Santoro, il rapporto che è riuscito a creare con il suo pubblico. Non dimentichiamo che quando la Rai lo sostituì con Antonio Socci, in prima serata, il programma di Socci chiuse poco dopo. Senza contare che Stella, l’amministratore delegato di La7, se è la persona intelligente che ha dimostrato di essere finora, userà Santoro non solo come il conduttore di Annozero, ma come l’uomo di televisione che è. Quindi una risorsa per palinsesti e idee.

E sulla volontà di Santoro di lasciare la Rai, Mazzetti aggiunge:

Possiamo criticarlo per questo? Santoro ha passato due anni terribili sotto la gestione Masi. Un percorso a ostacoli costante, una provocazione continua. Non dimentichiamoci che l’ultimo “editto bulgaro” risale solo a pochi giorni fa. Secondo alcuni, l’addio di Santoro aiuterà tutti gli altri a rimanere in Rai.

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