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Mauro Marin racconta a Bikini il suo passato tra stupefacenti e camicia di forza

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2010-08-25

Qualche tempo fa, le dichiarazioni rilasciate dal trionfatore dell’ultima edizione del reality show Grande Fratello, Mauro Marin, avevano destato non poco scalpore. Il simpatico salumiere trevigiano, aveva svelato una parte del suo passato, fatta non proprio di gioie e sorrisi nè tantomeno di popolarità, come quella che sta vivendo dagli ultimi mesi a questa parte, …

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Qualche tempo fa, le dichiarazioni rilasciate dal trionfatore dell’ultima edizione del reality show Grande Fratello, Mauro Marin, avevano destato non poco scalpore.

Il simpatico salumiere trevigiano, aveva svelato una parte del suo passato, fatta non proprio di gioie e sorrisi nè tantomeno di popolarità, come quella che sta vivendo dagli ultimi mesi a questa parte, ma, al contrario, di “perdizione” e “dannazione”, vissuta prima del suo ingresso nella Casa più spiata d’Italia e destinata ad essere raccontata attraverso le pagine di un libro, dal titolo C’è una cosa che non vi ho detto.

Quella “cosa” che Mauro aveva “tralasciato”, ora sta venendo piano piano fuori con una forza paragonabile ad un pugno in pieno stomaco.

Un’odissea caratterizzata da psicofarmaci e camicia di forza vissuta per anni all’interno di una struttura sanitaria dedicata proprio ai disturbi psichici e che Marin ha voluto raccontare in una delle ultime interviste esclusive andate in onda su Canale 5, all’interno del settimanale di costume e società che ci ha tenuto compagnia per l’intera estate, Bikini.

Ai microfoni della trasmissione, ed accompagnato dal giornalista, il Marin è voluto ritornare nella stessa struttura, a Montebelluna, in provincia di Treviso, in cui è stato ricoverato per schizofrenia e tra i corridoi del reparto psichiatrico che lo ha ospitato, fino a due settimane prima del suo ingresso nel Grande Fratello, ha spiegato i motivi che lo avevano portato a non avere più un contatto con la realtà che lo circondava.

Un passato segreto caratterizzato dall’abuso di sostanze stupefacenti sin dall’adolescenza, che ha avuto delle conseguenze non indifferenti a livello psico-fisico, ma che si è concluso, fortunatamente, con l’uscita dal “tunnel” e la guarigione totale, fino al trionfo incontrastato nel reality che lo ha reso noto al grande pubblico.

Una testimonianza che, ci auguriamo, possa servire a tanti giovani ragazzi che si avvicinano al mondo dannato della droga.

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