logo

MasterChef Italia Junior, Lidia Bastianich: “Con i baby concorrenti sarò una nonna. Devono viverlo come un gioco”

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2013-08-12

C’è grande attesa per la versione italiana di MasterChef Junior, il baby talent destinato agli aspiranti chef di età compresa tra gli 8 ed i 12 anni in onda su SkyUno e che vedrà una giuria d’eccezione composta da Bruno Barbieri (che lo ritroveremo anche nella terza stagione italiana di MasterChef), Lidia Bastianich (mamma del …

article-post

C’è grande attesa per la versione italiana di MasterChef Junior, il baby talent destinato agli aspiranti chef di età compresa tra gli 8 ed i 12 anni in onda su SkyUno e che vedrà una giuria d’eccezione composta da Bruno Barbieri (che lo ritroveremo anche nella terza stagione italiana di MasterChef), Lidia Bastianich (mamma del più celebre e severissimo Joe) e Alessandro Borghese.

A differenza di quanto avviene per la versione destinata agli adulti, in MasterChef Italia Junior il clima sarà molto più rilassato ed i tre giudici speciali, non solo cercheranno di incentrare la loro attenzione sull’incoraggiamento e sullo stimolo, ma parteciperanno attivamente anche ad alcune prove. Vista l’età dei partecipanti, anche la fase dell’eliminazione sarà più “soft” e meno tesa rispetto alla versione classica; l’uscita di scena del giovane aspirante chef, infatti, avverrà di volta in volta attraverso un meccanismo studiato appositamente per il format.

Lidia Bastianich, approderà in tale occasione per la prima volta sul piccolo schermo nostrano; in America in realtà è già una star e il suo sapere il campo culinario lo ha messo al servizio di nomi celebri preparando per loro squisite pietanze, come accaduto con Papa Benedetto XVI, Elton John, John Travolta, presidenti e star di tutto il mondo.

“Adoro la musica, una volta ho avuto l’onore di avere con me il soprano Renée Fleming”, ha dichiarato a Vanity Fair la celebre cuoca. Lidia ha poi raccontato alcuni avvenimenti della sua vita famigliare, ricordando come i figli da piccoli, fossero costretti a mangiare due volte a pranzo per provare i piatti dei ristoranti: “Per loro era un incubo. Però qualche volta restavano in macchina e si facevano la guerra con le bottigliette di acqua frizzante… Tornavamo e erano tutti bagnati”.

Ha cinque nipoti e ama insegnare loro a cucinare perché, spiega, “I bambini, soprattutto quelli americani, non sanno cosa siano le materie prime. Trovano tutto confezionato, manipolato, l’ingrediente originario ha preso un’altra forma. Mangiano male, per forza poi c’è il problema dell’obesità infantile”.

Ma come sarà la mamma dello spietato Joe nell’ambito del baby talent culinario italiano? “Una nonna. È un gioco, loro devono viverlo così. La cucina è un modo di stare insieme e di imparare qualcosa, divertendosi. Da piccola stavo con mia nonna in cucina, era bellissimo, grazie a lei ho imparato un sacco di cose. Oggi accanto a me ci sono i figli dei miei figli, la tradizione continua. Per me i piccoli concorrenti sono come i miei nipotini, vorrei spiegare ai bambini la bellezza del cibo, quanti doni ci dà la natura”.

Potrebbe interessarti anche