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Maria De Filippi è la vera cattiva maestra d’Italia: parola di don Luigi Merola

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2013-05-24

Mentre la padrona di casa di trasmissione come Amici e Uomini e Donne, Maria De Filippi, continua ad invitare nell’ambito del suo talent show in onda nella prima serata del sabato (questa settimana andrà in onda eccezionalmente di domenica) personaggi celebri del mondo della politica, dell’imprenditoria, dello sport e non solo, al fine di lanciare …

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Mentre la padrona di casa di trasmissione come Amici e Uomini e Donne, Maria De Filippi, continua ad invitare nell’ambito del suo talent show in onda nella prima serata del sabato (questa settimana andrà in onda eccezionalmente di domenica) personaggi celebri del mondo della politica, dell’imprenditoria, dello sport e non solo, al fine di lanciare un messaggio di speranza ai giovani, c’è invece chi l’ha accusa pesantemente, definendola addirittura “la vera cattiva maestra d’Italia”. A dirlo, è stato don Luigi Merola, come riporta il sito del Corriere del Mezzogiorno, nell’ambito della giornata inaugurale del Festival internazionale E’ Storia che si è tenuto questa mattina a Gorizia.

“Bisogna toglierli dalla strada, dalla televisione spazzatura e dal web: Maria De Filippi è la vera cattiva maestra d’Italia”, ha dichiarato con forza don Merola, già parroco del quartiere napoletano di Forcella ed in prima linea da anni nella lotta alla camorra. Il suo discorso si è incentrato in particolare sull’educazione da dare ai giovani ed in questo contesto ha invitato ad investire di più, e a inserire la scolarizzazione e la prevenzione dell’abbandono scolastico tra le priorità.

Parole dure, quelle del parroco, che vanno così a cozzare con il messaggio e le intenzioni che, proprio in tv e proprio ad Amici aveva invece dato uno degli ospiti della trasmissione, anche lui uomo di chiesa, Don Ciotti, il quale aveva dichiarato: “Avete trovato un modo, e tu (rivolto a Maria; ndr) lo hai costruito, per esprimere le vostre emozioni, quelle più profonde, i vostri dubbi, i vostri entusiasmi […] Vi auguro di essere persone curiose, informate, non vivete di sentito dire, di un sapere di seconda mano e soprattutto non chiudetevi nei vostri recinti”.

“Tenete sempre spalancate le finestre del cuore e della mente. Coraggio, trasformiamo i nostri no, dei no necessari come no alla mafia, no alla corruzione, no all’illegalità, no alla violenza, no alla povertà […] Dobbiamo trasformare i nostri no in “Noi” perché il cambiamento ha bisogno di ciascuno di noi. L’augurio che vi faccio è: innamoratevi della vita. E soprattutto, dobbiamo essere sempre più capaci di dimostrare che sul palcoscenico della vita, il bello e il bene danzano e cantano insieme”.

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