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Marco Carta, racconto shock a Domenica Live: “Mi hanno preso per i capelli, avevo la diverticolite!”

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2018-10-01

Marco Carta ospite a Domenica Live, ha raccontato il suo recente dramma a Barbara d’Urso. “Una super cicatrice, per un super spavento, per un super intervento” inizia così il racconto dell’artista sardo, in merito all’operazione subita a giugno che ha tenuto col fiato sospeso i suoi numerosi fan. Un lungo ricovero e una cicatrice che …

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Marco Carta ospite a Domenica Live, ha raccontato il suo recente dramma a Barbara d’Urso. “Una super cicatrice, per un super spavento, per un super intervento” inizia così il racconto dell’artista sardo, in merito all’operazione subita a giugno che ha tenuto col fiato sospeso i suoi numerosi fan. Un lungo ricovero e una cicatrice che gli attraversa l’intero addome e un piccolo mistero: la nonna aveva parlato di un’ulcera, ma non è per questo motivo che il cantante è stato operato.

Marco Carta: “Avevo la diverticolite!”

“Ero in treno, dovevo andare a cantare ad Assisi” racconta Marco Carta a Barbara d’Urso “sono stato talmente male che il capotreno ha fermato il treno. Mi hanno fatto scendere e c’era un’ambulanza che mi aspettava. Mi hanno tenuto ad Arezzo un paio di ore in osservazione. Sono voluto comunque andare ad Assisi a cantare. La notte stavo malissimo, sono tornato a Milano, sempre con dolori fortissimi. Mi sono reso conto che stavo talmente male quando non riuscivo a capire cosa stavano dicendo in tv, ho chiamato i miei amici e mi sono fatto ricoverare”.

“Dopo la tac hanno visto che nell’addome tra l’ombelico e lo sterno c’era una macchia gigantesca e la dottoressa ha detto ‘o è un’ulcera o una diverticolite, spera che sia un’ulcera perché con la diverticolite dobbiamo metterti la sacca esterna’. E invece era diverticolite. Mi hanno portato subito in sala operatoria. Ero molto grave, mi hanno ripreso per i capelli, perché io per resistere prendevo antidolorifici, ma per fortuna non è stata necessaria la sacca. Mi hanno aperto l’addome con i ganci che lo tenevano separato e mi hanno messo i punti metallici. Appena sveglio mi sono toccato per vedere se avevo sacche esterne”.

Marco Carta parla della mamma

Adesso la paura è passata e guardando le foto della cicatrice dice che è il suo tatuaggio. Infine Marco Carta parla della mamma che ha perso quando aveva 10 anni (il padre è scomparso quando ne aveva 8 e lui è stato adottato dagli zii) “Mia mamma aveva 28 anni quando è morta. Era più giovane di me adesso, ed è strano, io mi sento ancora più piccolo, è difficile da spiegare”.

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