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Mai dire Grande Fratello: i momenti più comici del reality commentati dalla Gialappa’s Band

di Laura Errico

Pubblicato il 2009-12-01

Ogni lunedì alle ore 0:20, appena finita la puntata del “Grande Fratello”, arrivano quelli della Gialappa’s Band con “Mai dire Grande Fratello”. Il trio, composto da Marco Santin, Carlo Taranto e Giorgio Gherarducci, commenta i momenti più comici e bizzarri della casa più spiata d’Italia. Il programma, trasmesso su Canale5, raggiunge, in media, oltre i …

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Ogni lunedì alle ore 0:20, appena finita la puntata del “Grande Fratello”, arrivano quelli della Gialappa’s Band con “Mai dire Grande Fratello”. Il trio, composto da Marco Santin, Carlo Taranto e Giorgio Gherarducci, commenta i momenti più comici e bizzarri della casa più spiata d’Italia.
Il programma, trasmesso su Canale5, raggiunge, in media, oltre i due milioni di telespettatori a puntata, sfiorando il 35% di share, nonostante il tardo orario della messa in onda.

Nelle puntate precedenti ne abbiamo viste di tutti i colori: dalle frasi in latino maccheronico di George alla strana fobia di Maicol per i clown, tanto da essere messo in fuga alla vista di tre sue compagne truccate da clown. Comunque uno dei momenti più belli delle puntate è stato, sicuramente, la visione dei provini, in cui abbiamo visto persone che lavorano nell’ambito del “COMMERCIALISMO” o come “BARRISTA” (con due r!), che amano fare “viaggi INCONTINENTALI”, che considerano il reality “un’esperienza da portarmi nel BAGAGLIAIO della vita personale”. E non dimentichiamoci di coloro che non sapevano il nome del Presidente della Repubblica italiana e il significato di “motto” e tanti altri ancora… Impossibile citarli tutti!

Nella puntata di ieri sera il programma ci ha regalato tante altre risate. Ad esempio i ragazzi della casa hanno collocato Pescara in Molise, hanno parlato del “Lago d’ISERNIA”, hanno nominato le “lettere di TULLIO EPISCOPO” e citato “ARES DIO DEI GHIACCI”. Non dimentichiamoci di Gabriele che dice “mi sono rotto le palle” e delle sfilate di Maicol. Anche qui c’è l’imbarazzo della scelta nel citare i vari esempi.

Insomma quelli della Gialappa’s non risparmiano proprio nessuno. Del resto bisogna riconoscere che gli abitanti delle casa ne offrono di spunti!

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