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Magalli condannato per diffamazione, Adriana Volpe interviene: ecco cosa farà con i soldi del risarcimento

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2021-12-17

Nelle passate ore è giunta la decisione del giudice su Giancarlo Magalli dopo la querela di Adriana Volpe per alcune sue dichiarazioni rilasciate in una intervista al settimanale Chi. Il conduttore ha però giocato d’anticipo annunciando tutto sui social e tirando in ballo il conduttore del GF Vip, Alfonso Signorini. Magalli interviene dopo la querela …

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Nelle passate ore è giunta la decisione del giudice su Giancarlo Magalli dopo la querela di Adriana Volpe per alcune sue dichiarazioni rilasciate in una intervista al settimanale Chi. Il conduttore ha però giocato d’anticipo annunciando tutto sui social e tirando in ballo il conduttore del GF Vip, Alfonso Signorini.

Magalli interviene dopo la querela di Adriana Volpe e cita Signorini

Nel post pubblicato da Magalli e nel quale si sfoga dopo la sentenza del giudice, il conduttore parla anche del direttore del settimanale che ospitò l’intervista ad Adriana Volpe, Signorini, parlando di una strana coincidenza. Ecco le sue parole:

Dato che tra 5…4…3…2…1 la Volpe inonderà il web di comunicati stampa riguardanti la mia condanna esemplare per un’intervista in cui io parlavo del Me Too e NON la nominavo affatto, volevo anticiparla specificando che il giudice mi ha dato una multa (che non devo nemmeno pagare) una provvisionale (che non devo pagare) e le spese legali (che pagherò).

Come sempre l’ex volto de I Fatti Vostri ha usato il sarcasmo per anticipare la decisione del giudice, “prima che dica che sono stato condannato all’ergastolo o a 10 milioni di risarcimento”. Ed ha poi aggiunto un ulteriore retroscena:

Per inciso nella causa eravamo imputati io, il giornalista che mi aveva fatto l’intervista ed aveva cercato di farmi parlare della Volpe (assolto) ed il direttore responsabile del giornale che l’aveva pubblicata. Per lui la querela è stata ritirata. E di chi parliamo? Ma di Alfonso Signorini che casualmente è quello con cui da allora Adriana lavora. Coincidenze, eh…

Adriana interviene: “Condannato per diffamazione aggravata”

AGGIORNAMENTO: Adriana Volpe è intervenuta con un post che vi lasciamo a seguire.

Caro Magalli, ieri il tribunale di Milano ti ha condannato per il reato di diffamazione aggravata.

All’uscita, invece di chiedermi scusa sei corso fuori a scrivere un post su Facebook tentando di distorcere e sminuire questa sentenza che invece ha una portata e peso straordinari. Hai scritto cose false e come sempre screditanti. I giornali leggendo il tuo post hanno subito riportato titoli come “Magalli deve pagare solo una multa”, “Sono stato multato”. NO GIANCARLO SEI STATO CONDANNATO!

Giancarlo con le tue azioni hai cambiato il corso della mia vita lavorativa ma forse non sai che sei riuscito a tirare fuori una forza che neppure io sapevo di avere, l’ho tirata fuori per rispondere ai tuoi insulti, alle gravi allusioni e alle cattiverie gratuite che hai detto e scritto. È una battaglia che ho fatto per me, per mia figlia e per tutte le donne che sono vittime di soprusi e angherie sul lavoro. Leggendo il tuo post hai scritto: “Il giudice mi ha dato una multa (che non devo nemmeno pagare), una provvisionale (che non devo pagare) e le spese legali (che pagherò)”.

Beh, informati bene. Pagherai un mio risarcimento di 25mila, ti ricordo è una provvisionale che va pagata perché è immediatamente esecutiva; Dovrai risarcire tutte le spese legali; Dovrai liquidarmi ulteriori danni che verranno quantificati dal giudice civile.

Devo ringraziare per questo il lavoro straordinario degli Avvocati Nicola Menardo e Stefania Nubile dello studio Grande Stevens. Sappi che i soldi che riceverò li verserò ad un’associazione che tutela le donne vittime di violenza perché questa è una battaglia che ho fatto non per i tuoi soldi ma per avere giustizia, per avere una sentenza che aiuti a combattere antichi retaggi legati alle donne che ancora oggi sono duri a morire, e spero che questa sentenza incoraggi tutte le donne che si sono trovate nella mia condizione a reagire e denunciare.

Ora che l’autorità giudiziaria si è pronunciata, auspico che la RAI faccia altrettanto, a tutela della sua immagine di TV pubblica. Oggi si è chiuso il caso giudiziario del Tribunale di Milano. Ci vediamo ad Aprile al Tribunale di Roma dove ancora pende per Te un rinvio a giudizio. Ad maiora!

 

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