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Lo sfogo di Simona Ventura su Vanity Fair. Liofredi, Facchinetti, Setta e Balivo: colpiti e affondati

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2011-08-03

Dopo il passaggio clamoroso di Simona Ventura verso Sky, che ha determinato così l’addio da RaiDue e dalla sue trasmissioni si punta – Isola dei famosi e Quelli che il calcio -, la SuperSimo nazionale ha deciso finalmente di commentare questa sua importante decisione professionale e lo ha fatto nell’ambito di un’intervista esclusiva rilasciata sulle …

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Dopo il passaggio clamoroso di Simona Ventura verso Sky, che ha determinato così l’addio da RaiDue e dalla sue trasmissioni si punta – Isola dei famosi e Quelli che il calcio -, la SuperSimo nazionale ha deciso finalmente di commentare questa sua importante decisione professionale e lo ha fatto nell’ambito di un’intervista esclusiva rilasciata sulle pagine di Vanity Fair. Un’intervista certamente senza peli sulla lingua, nel corso della quale ha puntato il dito non solo contro i vertici Rai, Massimo Liofredi in primis, ma ha voluto anche lasciare un commento nei confronti dei suoi colleghi di lavoro, Monica Setta, Francesco Facchinetti, Caterina Balivo, con una frecciatina non passata di certo in sordina, nei confronti della Mediaset.

Dopo aver firmato un contratto della durata di due anni con Sky, la Ventura decide quindi di vuotare il sacco e dare sfogo a tutti i suoi pensieri finora rimasti celati, sparando a zero in particolare su Liofredi:

Se ho un direttore a lui devo rendere conto, con lui mi devo confrontare, e capisco che possa avere una visione diversa dalla mia. Altra cosa è che distrugga in modo certosino e vergognoso la mia autonomia e la mia voglia di creare e di rinnovarmi. Se uno è competente non si comporta così, piuttosto ti sfrutta, visto che sei il patrimonio della sua rete. Liofredi non riusciva a gestirmi. Aveva capito che non gli avrei permesso di impormi personaggi indecenti e comunque inadatti alle nostre trasmissioni.

La Ventura, non si limita solo ad esprimere il suo pensiero su Liofredi, definendolo il “peggiore dirigente”, ma racconta anche il clima vissuto in Rai, dove la libertà iniziale, col passare del tempo è venuta sempre meno:

Sono sempre stata una persona libera, ma ultimamente non c’erano più le condizioni per questa libertà.

Simona, illustra anche il rischio al quale sta andando incontro la tv di Stato, che è quello

Di diventare un negozio senza clienti. Lei capisce che, se si fa festa per l’8% di share, allora siamo messi bene. E negli ultimi due anni è stata perpetrata, a danno della rete, una vergognosa desertificazione culturale […] I veri guai arrivano quando vengono imposte persone che non sanno fare questo lavoro. Un colore politico credo che in Tv lo si possa avere: ma bisogna avere anche la professionalità. Invece, piano piano, sono arrivati gli incapaci, e anche presuntuosi: servi della politica e niente più.

La Ventura, prosegue l’intervista dicendo la sua, ancora una volta senza filtri, sui principali personaggi di casa Rai, a partire da Monica Setta, della quale dice:

La Setta è arrivata a Raidue facendosi scioccamente imporre: io ero lì da dieci anni. E in quell’occasione disse cose gravi, e non vere, sul passato di Aldo Busi: era mio dovere intervenire. Da quel momento le cose sono ulteriormente peggiorate, li ho avuti sempre addosso.

Anche l’uscita di scena di Michele Santoro ha segnato, in qualche modo, la dimostrazione della grande crisi affrontata dalla Rai:

Per Michele, paradossalmente, avere la politica contro era un bene, gli dava forza ma a un certo punto non ce l’ha fatta più: posso capirlo. Anche questa perdita fa parte della distruzione di una rete che ormai i giovani non guardano più. E quando spegni un canale un pezzo alla volta, poi riaccenderlo è un’impresa.

Un commento anche su Alessandro Cattelan, prossimo conduttore del nuovo X Factor 5 in onda su Sky e Francesco Facchinetti, conduttore delle precedenti edizioni su RaiDue; del primo dice:

È uno di quei giovani, come Daniele Battaglia, che in Rai sono stati penalizzati proprio perché li ho lanciati io. E invece Cattelan è più bravo di Facchinetti. […] Francesco è uno capace, ma si è un po’ smarrito. Succede: se hai successo da giovane, rischi di perdere la percezione delle tue reali possibilità, di non tenere i piedi per terra. Ora che sta per diventare padre, l’esperienza più bella che possa capitare a un uomo, gli auguro di ritrovare l’umiltà e l’entusiasmo di un tempo.

Infine, un commento anche su Caterina Balivo:

A mio modesto parere, la Balivo ha fatto un po’ troppo la furbetta del quartierino, e a furia di tirare la corda è rimasta con il cerino in mano.

Come dicevamo ad inizio articolo, frecciatine anche nei riguardi dell’azienda Mediaset:

A Sky ho rivisto la Mediaset di vent’anni fa, quella con l’entusiasmo e la voglia di capire. Ora anche Mediaset mi sembra smarrita. E fa effetto, perché un’azienda così, con una struttura dirigenziale di prim’ordine e autori eccellenti, potrebbe proporre programmi che non siano la riproposizione di quelli visti in Rai.

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