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Lea Michele accusata di razzismo da ex collega di Glee: intervengono altri attori

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2020-06-02

Piccole star crescono e si fanno la guerra social. A distanza di un po’ di anni dalla fine della serie TV Glee, un’attrice ha puntato il dito contro Lea Michele accusandola di razzismo. Sulla questione, inoltre, sono intervenuti anche altri ex protagonisti della serie. Lea Michele accusata di razzismo da una ex collega di Glee: …

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Piccole star crescono e si fanno la guerra social. A distanza di un po’ di anni dalla fine della serie TV Glee, un’attrice ha puntato il dito contro Lea Michele accusandola di razzismo. Sulla questione, inoltre, sono intervenuti anche altri ex protagonisti della serie.

Lea Michele accusata di razzismo da una ex collega di Glee: intervengono altri attori

Samanthe Maria Ware ha accusato Lea Michele di razzismo. Il volto di Rachel Berry in queste ore ha espresso tutta la sua solidarietà nei confronti della morte di George Floyd avvenuta lo scorso 25 maggio per asfissia, dice la sua autopsia. A provocare la sua morte è stato Derek Chauvin. Non un criminale, in teoria, ma un uomo in divisa, un poliziotto.

Il gesto di Lea non è stato apprezzato da Samanthe Maria Ware che su Twitter ha così tuonato:

Ricordi quando hai reso il mio primo lavoro televisivo un inferno? Perché io non lo dimenticherò mai. Credo che tu abbia detto a tutti che se avessi avuto l’opportunità avresti cag*to nella mia parrucca! Ma è una tra le tante aggressioni traumatiche che mi hanno fatto dubitare della mia carriera ad Hollywood.

A supportare le parole della Ware ci sono altri membri del cast di Glee come Alex Newell (Unique), Amber Riley (Mercedes) e Dabier, un extra della serie:

Cara, non mi lasciavi neanche sedere al tavolo con gli altri membri del cast perché “non appartenevo a quel posto” Fott*ti Lea!

Non è la prima volta che Lea Michele viene accusata di avere assunto atteggiamenti da diva con reazioni molto infantili, ma si attende un suo intervento per chiarire la vicenda.

Io, comunque, penso che non sia stata razzista, probabilmente era solo una primadonna che si sentiva tale e voleva restarci (assumendo, per l’appunto, un comportamento capriccioso ed infantile). Andiamoci piano, quindi, con le parole. Più che razzista a me sembrava solo un po’ stronz*tta.

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