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Le Iene, ieri sera il servizio sulla sclerosi multipla e la CCSVI e sull’impossibilità di essere operati in Italia

di Laura Errico

Pubblicato il 2010-09-30

Nella puntata di ieri sera de Le Iene è andato in onda un servizio molto interessante realizzato da Giulio Golia, che ha parlato di due malattie: la sclerosi multipla e la CCSVI (Insufficienza venosa cronica cerebro spinale), ossia la malformazione genetica di alcune vene che trasportano il sangue dal cervello al cuore. La CCSVI è stata scoperta dal …

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Nella puntata di ieri sera de Le Iene è andato in onda un servizio molto interessante realizzato da Giulio Golia, che ha parlato di due malattie: la sclerosi multipla e la CCSVI (Insufficienza venosa cronica cerebro spinale), ossia la malformazione genetica di alcune vene che trasportano il sangue dal cervello al cuore.

La CCSVI è stata scoperta dal professore Paolo Zamboni, che ha spiegato alla iena che tale malattia alla lunga può portare alla sclerosi multipla. Dunque è necessario operare tutti coloro che hanno  malformazioni alle vene. Lo stesso professore ha già operato, con ottimi risultati, alcuni pazienti, tra i quali  Augusto e Francesca, che, a seguito dell’intervento, hanno iniziato a fare cose inimmaginabili per persone che hanno tali problemi di salute come andare in palestra e dedicarsi al ballo country.

Tuttavia ci sono grossi problemi per coloro che hanno bisogno di tale tipo di intevento, in quanto in Italia per farlo bisogna attendere tempi lunghi e non sempre si viene operati.

Nicoletta Mantovani, la vedova di Luciano Pavarotti, soffre anche lei di sclerosi multipla e si è raccontata ai microfoni de Le Iene. Ha detto di aver scoperto di avere la malattia negli Usa, dove un medico  le ha spiegato in cosa consisteva il morbo in modo brutale, tanto che Pavarotti gli disse che lui non era un medico. Attualmente la donna è in lista per essere operata, ma assicura all’inviato che non è stata fatta per lei nessuna preferenza.

Giulio Golia ha intervistato anche Giacomo, un uomo che aspetta di essere sottoposto al medesimo intervento. Anche lui parla degli effetti sul suo corpo causati dalla sclerosi multipla e soprattutto spiega che la possibilità di sottoporsi all’intervento gli ha donato una gran cosa, ossia la speranza di poter condurre forse una vita migliore, speranza che prima aveva del tutto perso.

Tuttavia, come già detto, i tempi di attesa sono molto lunghi e spesso l’operazione viene rimandata di mese in mese e per questo Nicoletta Mantovani ha lanciato un appello allo Stato affinchè garantisca ai malati di sclerosi multipla il diritto ad essere curati.

Chiediamo la possibilità di essere operati subito. Per noi malati un mese fa la differenza, figuriamoci ne sono già passati otto! Quelli che temono di aggravarsi vanno all’estero e la fanno privatamente (e quindi a pagamento, ndr). Lo stato non può favorire questa migrazione all’estero.

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