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Le Iene: i servizi sul mancato rispetto di alcune leggi da parte del ministero dell’ambiente e del Vaticano

di Laura Errico

Pubblicato il 2010-09-30

In Italia (e molto probabilmente non solo nel nostro stato) ci sono categorie di persone che predicano bene e razzolano male e che a volte non rispettano le leggi. Tra queste persone bisogna sicuramente ascrivere i politici. Infatti nella puntata di ieri sera de Le Iene Giulio Golia ha dimostrato che negli uffici del ministero dell’ambiente non si fa la …

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In Italia (e molto probabilmente non solo nel nostro stato) ci sono categorie di persone che predicano bene e razzolano male e che a volte non rispettano le leggi.

Tra queste persone bisogna sicuramente ascrivere i politici. Infatti nella puntata di ieri sera de Le Iene Giulio Golia ha dimostrato che negli uffici del ministero dell’ambiente non si fa la raccolta differenziata. La iena ha fatto prima vedere un filmato risalente al 2008, nel quale si nota come nella sede del ministero non vi sono i raccoglitori per i differenti tipi di rifiuti, e poi delle riprese fatte di recente, le quali documentano che la situazione non è mutata. La iena così ha aspettato che una persona uscisse dal ministero e andasse a buttare le buste dell’immondizia nei raccoglitori posti lungo le strade. Poi ha aperto le medesime buste e ha notato che non era stata fatta nessuna separazione dei rifiuti. Dunque ha chiesto spiegazioni al portavoce del ministro dell’ambiente, Salvatore Bianca, il quale ha consentito a Giulio Golia di fare un giro nell’edificio, dove la iena ha fatto riprendere i cestini per la spazzatura, che contenevano rifiuti di diverso tipo.

Il portavoce del ministro ha così giustificato il mancato rispetto della norma che impone a tutti di fare la raccolta differenziata:

Dobbiamo stare attenti a non supporre che la raccolta differenziata deve diventare in questi termini un’ossessione.

All’affermazione di Salvatore Bianca, la iena ha replicato:

Per noi però è un’ossessione perché se sbagliamo veniamo multati. Proprio voi che dovreste dare un buon esempio non la fate!.

Anche il Vaticano non sempre rispetta le leggi dello stato italiano. Lo ha dimostrato Filippo Roma, che ha scoperto che il Vaticano sta facendo costruire un ospedale vicino alla Basilica di San Paolo e più precisamente al centro di Roma, dove sorgeva un antico cimitero romano e in un’area che è patrimonio dell’UNESCO. In più senza avere la concessione edilizia e senza esporre il cartello con tutte le informazioni relative al cantiere. Un comune cittadino non avrebbe mai potuto far costruire un edificio senza aver rispettato tutte queste norme, invece il Vaticano ha potuto!

La iena si è recata dal Presidente del Municipio della zona dove stanno costruendo l’ospedale, Andrea Catarci. Quest’ultimo ha spiegato che ha chiesto l’intervento dei vigili urbani, ma costoro non possono fare dei sopralluoghi, in quanto si tratta di un’area extraterritoriale, ossia di una zona che funziona più o meno come un’ambasciata. In altre parole nell’area non possono entrare le forze dell’ordine, però anche in quella zona devono essere rispettate le leggi dello stato italiano.

Dunque Filippo Roma ha cercato di ottenere spiegazioni dal Vaticano, ma senza risultati, in quanto prima gli hanno detto che per essere accettati dal Vaticano bisogna fare una telefonata, poi che è necessario inviare una lettera, poi ancora un fax. Dopo aver atteso e seguito tutta la procedura l’inviato non è stato comunque ricevuto, senza un valido motivo. L’unica giustificazione che gli è stata data è la seguente:

Le autorizzazioni a Le Iene non le danno.

Insomma il Vaticano non dà spiegazioni!

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