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Le Iene, Belen Rodriguez “si pente”; la morte di Pietro Taricone; intervista a Nichi Vendola: “C’è stato un Presidente del Consiglio gay”

di Laura Errico

Pubblicato il 2010-09-21

Ilary Blasi, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu hanno condotto, ieri sera, la seconda puntata de Le Iene. Tra i tanti servizi, quello realizzato da Andrea Agresti e Filippo Roma, che sono andati da Belen Rodriguez per farla “pentire” di aver fatto un balletto sexy nel programma Stiamo tutti bene sulla sigla di Heide, cartone animato per i bambini. …

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Ilary Blasi, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu hanno condotto, ieri sera, la seconda puntata de Le Iene.

Tra i tanti servizi, quello realizzato da Andrea Agresti e Filippo Roma, che sono andati da Belen Rodriguez per farla “pentire” di aver fatto un balletto sexy nel programma Stiamo tutti bene sulla sigla di Heide, cartone animato per i bambini. La showgirl, infastidita, cerca di mandare via le due iene, prima con la motivazione che sta guidando:

Oh! Sto guidando veramente mi fai fare un incidente cosi. Piantala!,

poi con toni più accesi:

Ti tiro un ceffone; mo’ supermenestrello hai rotto il pisello!

Il servizio si conclude ovviamente con il “pentimento” di Belen, nonostante all’inizio la showgirl affermi:

Non ho ballato volgarmente, ho ballato sensualmente. Non stiamo parlando di pornografia; era un balletto carino, simpatico.

Spazio anche ad un altro personaggio famoso: Pietro Taricone. Marco Berry si è recato su un luogo dove si fa paracadutismo e ha intervistato varie persone che praticano l’hobby che ha causato la morte dell’ex gieffino. Dalle sue ricerche è emerso che il decesso è da attribuire ad una manovra sbagliata fatta da Pietro Taricone, che lo ha fatto così precipitare troppo velocemente al suolo. Inoltre Pietro utilizzava una vela non adatta a lui e al numero di voli da lui effettuati. A concludere lo spazio dedicato all’attore è stata un’intervista realizzata da Le Iene nel 2004, nella quale Pietro parla della sua esperienza al Grande Fratello, di come viveva prima di entrare nella casa e dopo l’avventura televisiva; del suo rapporto con la droga, il sesso e i soldi.

Non è mancato un servizio sulla politica con l’intervista a Nichi Vendola.

Gli italiani dovrebbero votarmi perché sentono che sono una persona autentica. Con me cambierebbe lo stile della politica, che diventerebbe capace di riconnettersi alla vita.

esordisce.

Lui non si definisce un “comunista”, perchè:

E’ difficile definirsi comunista oggi, mi definisco come uomo della sinistra.

Cos’è che differenzia la Destra dalla Sinistra?

A destra prevale un’idea della libertà per i ceti possidenti, a Sinistra dovrebbe prevalere un’idea della libertà intrecciata all’eguaglianza.

E cosa è il Comunismo?

Per migliaia di persone è stato la possibilità di emanciparsi da una condizione di miseria; sotto i regimi totalitari è stata una condizione di miseria.

E il comunismo italiano?

Una grande storia di educazione alla libertà e alla democrazia.

Definisce l’Italia “un paese smarrito” e afferma che di Berlusconi non gli piace:

Il dire una cosa per significare l’esatto contrario, la manipolazione del vocabolario.

Alla domanda se un gay può diventare Presidente del Consiglio risponde:

Lo è già stato! Il nome non lo dico neanche sotto tortura. E’ stato Democristiano.

Si parla, infine, della vicenda di un assessore coinvolto in un giro di escort. Sul tale fatto Nichi Vendola dice:

Quando l’ho saputo, ho chiesto all’assessore di dimettersi, perchè i miei collaboratori non possono immergersi in quel tipo di palude.

Alla domanda sul motivo della presenza di tante escort intorno alla politica risponde:

Perché è molto segnata dalla prepotenza del genere maschile.

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