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L’approfondimento di Presadiretta: Evasori

di Simona Cocola

Pubblicato il 2010-09-13

Tutti sanno e nessuno fa qualcosa. Lo sapevano che George, un operaio rumeno che da tempo si trova in Italia, ha lavorato per anni in diversi cantieri romani, senza mai essere messo in regola. E adesso George non potrà più lavorare nei cantieri, essendo stato investito in un incidente stradale. Da tre mesi, infatti, è …

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Tutti sanno e nessuno fa qualcosa. Lo sapevano che George, un operaio rumeno che da tempo si trova in Italia, ha lavorato per anni in diversi cantieri romani, senza mai essere messo in regola. E adesso George non potrà più lavorare nei cantieri, essendo stato investito in un incidente stradale. Da tre mesi, infatti, è ricoverato in ospedale, ha subito quattro interventi, e non riesce ad alzarsi dal letto e camminare per colpa dei dolori. Da tre mesi George non lavora, non manda soldi alla famiglia in Romania e, non essendo coperto da assicurazione, in quanto risulta “lavoratore invisibile”, non è tutelato.

Sono 120 i miliardi di euro sfuggiti al Fisco ogni anno in Italia. Significa che si evade in tasse. Una faccia dell’evasione fiscale è rappresentata dal lavoro nero: basti pensare, ad esempio, che un operaio su tre non è in regola nei cantieri di Roma, ed è sfruttato alla luce del sole, poiché l’Ispettorato del Lavoro non fa controlli. La Fillea Cgil di Roma e del Lazio (Federazione Italiana dei Lavoratori del Legno, dell’Edilizia, delle industrie Affini ed estrattive) conta 90 mila lavoratori in nero nel settore dell’edilizia nella Capitale e in provincia e 2 miliardi di evasione fiscale. Si evadono, tra gli altri, soprattutto i contributi da versare all’Inps.

Un’azienda “corretta” ha difficoltà a resistere sul mercato italiano, se la concorrenza evade. L’Italia è il paese con la più alta evasione d’Europa, perché lo Stato non riesce a controllarla. Se si chiedono preventivi per riparare la propria autovettura o per dipingere la propria casa, si ottengono risposte “senza iva”: i pagamenti, cioè, sono proposti in nero, in contanti naturalmente. Chi chiede il servizio risparmia sull’iva e chi offre il servizio non emette fattura, per cui evade e guadagna.

Raffaello Lupi, professore di diritto tributario presso l’Università Tor Vergata di Roma, sostiene che la maggior parte delle persone fa un’abbondante cresta sulla dichiarazione dei redditi, dal momento che non esistono controlli.

L’evasione investe l’Italia intera, da nord a sud. Ad Arzignano, in provincia di Vicenza, Andrea Ghiotto, il Presidente dell’Arzignano Grifo (squadra di calcio A5), è sotto inchiesta con l’accusa di aver emesso fatture false negli ultimi quattro anni, attraverso false sponsorizzazioni di aziende del posto, tra cui risulta anche la “Unichimica” dell’imprenditore Alberto Filippi, consigliere comunale di Vicenza, appartenente alla Lega Nord, e Senatore della Repubblica. Questo è potuto accadere grazie alla collaborazione, sotto gli occhi di tutti, tra funzionari del Fisco ed imprenditori. “Nel Veneto hanno sempre evaso tutti” dichiara Renato Ellero, ex senatore del Carroccio, oggi professore di diritto penale all’Università di Padova. La politica quindi non ne è esclusa: chi possiede molto denaro, aiuta in campagna elettorale i politici, assaporando già un proprio tornaconto futuro.

È impressionante pensare che da questa evasione, non restano fuori nemmeno le associazioni culturali in Italia. Sono 235 mila nel nostro Paese, molte delle quali, non pagando le tasse per legge, mettono in piedi attività commerciali, evadendo per oltre 2 miliardi di euro l’anno.

Vicino all’Italia esiste un luogo in cui si evade dieci volte meno: è la Francia. In questa nazione chiunque può emettere fattura (qui è stata introdotta la fattura elettronica nel 2002) e gestire la propria contabilità attraverso procedure online, facendo la dichiarazione dei redditi in mezz’ora. C’è una maggiore organizzazione in questo senso rispetto all’Italia, e lo Stato incentiva a non evadere, anche perché si rischia la galera. Qui i redditi si calcolano sul numero dei componenti il nucleo familiare, e questo sistema incentiva le nascite, dando maggiori benefici alle famiglie numerose. La conseguenza è che gli evasori sono davvero pochi e si possono realizzare progetti per migliorare la vita delle persone, come, ad esempio, le numerose piste ciclabili costruite a Parigi negli ultimi cinque anni.

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