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La5: il nuovo canale digitale Mediaset, boicottato su Facebook

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2010-05-14

E’ partito da appena due giorni, eppure agli oltre 560 iscritti all’evento Facebook “Mailbombing Mediaset per apertura canale La5, trash per sole donne”, l’idea di dare vita ad un nuovo programma tutto al femminile (ma come più volte ricordato, “che piace anche agli uomini”), non sembra essere andata tanto a genio. Ed ecco che, alla …

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E’ partito da appena due giorni, eppure agli oltre 560 iscritti all’evento Facebook “Mailbombing Mediaset per apertura canale La5, trash per sole donne”, l’idea di dare vita ad un nuovo programma tutto al femminile (ma come più volte ricordato, “che piace anche agli uomini”), non sembra essere andata tanto a genio.

Ed ecco che, alla pagina ufficiale di La5 creata sul celebre social network, se ne associa un’altra, sottoforma di evento, che invita i suoi partecipanti ad inviare una mail di gruppo a Mediaset, per protestare contro l’avvio di un nuovo canale che, a detta degli iscritti, andrebbe a targettizzare il pubblico dei telespettatori.

La mail, a quanto pare inviata già da un gran numero di utenti, recita così:

“Gent.mediaset,
Disapproviamo la vostra iniziativa di voler targhettizzare il pubblico femminile raccogliendolo in un nuovo canale che in realtà nulla ha a che fare con l’universo femminile. La5 per quanto volete farla passare per novità non lo è per nulla, in quanto promuove i soliti stereotipi lesivi all’immagine femminile. Questi stereotipi fatti passare su un format al ’femminile’ assumono connotati ancora più inquietanti e svilenti per la nostra immagine.
Ci chiediamo perchè faticate a rappresentarci come siamo in realtà, con i nostri volti e con la nostra identità.Ci chiediamo perchè nel vostro canale mancano temi fondamentali come : il femminismo, la violenza sulle donne, il lavoro e le discriminazioni, la politica e la sessualità.Riteniamo che la tv dovrebbe educare alla realtà non solo allo spettacolo e l’apparire.
Cordialmente
Firma”


Sorprende come, a prender parte alla protesta, siano soprattutto donne, stanche, in quanto donne appunto, di essere associale al modo di fare tv espresso da La5.

Ad essere ampiamente contestato, l’intero palinsesto televisivo, a partire da “Le nuove mostre”, il programma di Antonio Ricci che andrebbe a rispolverare il ruolo, finora di sex simbol, affidato alle Veline, trasformandole invece in simpatiche ragazze della porta accanto, parlanti soprattutto.

Ma le proteste iniziano sin dalla pubblicità, in rotazione da settimane su Canale 5, ed in particolare alla presenza di una testimonial in dolce attesa, Silvia Toffanin. Per molti, si è trattato di un vero e proprio “sfruttamento” dell’immagine della conduttrice incinta, al solo fine di “convincere” gli spettatori che è “veramente la TV per le donne”, come sostiene uno degli iscritti all’evento. Vergognoso, inguardabile, raccapricciante: sono solo alcuni degli aggettivi che si leggono tra i vari commenti.

Mediaset accoglierà questa campana che si dissocia dal nuovo canale La5, oppure resterà un semplice caso isolato?

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