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La Storia siamo Noi: omaggio a Franco Califano stasera su RaiTre. Fiorello: “Siamo rinati insieme, ci siamo divertiti molto”

di Federico Lanza

Pubblicato il 2013-04-04

Lo scorso 30 marzo, è venuto a mancare un grande nome della musica nostrana, Franco Califano, dopo la precedente scomparsa di Enzo Jannacci. Ai due grandi maestri, fino ad oggi sono stati dedicati alcuni speciali tv, tra cui la replica dello speciale di Che tempo che fa, dedicata proprio all’artista milanese e, ieri sera, la …

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Lo scorso 30 marzo, è venuto a mancare un grande nome della musica nostrana, Franco Califano, dopo la precedente scomparsa di Enzo Jannacci. Ai due grandi maestri, fino ad oggi sono stati dedicati alcuni speciali tv, tra cui la replica dello speciale di Che tempo che fa, dedicata proprio all’artista milanese e, ieri sera, la nuova puntata di Speciale Tg5, l’approfondimento settimanale della seconda serata della rete ammiraglia Mediaset, che ha dato spazio ad entrambe le personalità. Questa sera, sempre in seconda serata, a partire dalle ore 22:30, sarà rinnovato l’omaggio a Califano anche da parte della trasmissione La Storia Siamo Noi, con una puntata interamente dedicata a lui.

Durante la serata, verranno ripercorse le tappe più celebri della vita privata e professionale del “Califfo”: dalla difficile adolescenza vissuta nella periferia napoletana, prima del suo approdo a Roma, al debutto come cantante negli anni Sessanta fino al primo album del 1972. L’anno che lo incoronò e presentò al grande pubblico fu però il 1977, grazie ad uno dei suoi migliori lavori “Tutto il resto è noia”. Personaggio provocatore, scanzonato con la fama del play boy, resta sulla breccia per 50 anni narrando con linguaggi accattivanti la  sua contemporaneità.

“Per scrivere canzoni devo sfondare tutta la fantasia”: questo il motto di Califano che ha dato vita a veri e propri capolavori della musica italiana come La musica è finita, E la chiamano estate, Minuetto, Io non piango, Tempo piccolo. La sua vita, è stata all’insegna degli eccessi, delle amicizie, ma soprattutto delle donne. Nel maggio 1970, all’apice della sua carriera come paroliere, viene arrestato insieme a Walter Chiari e Lelio Luttazzi per possesso e spaccio di stupefacenti. Un anno dopo, viene assolto per non aver commesso il fatto. E’ il 1983 e la storia sembra ripetersi.

Califano finisce nella maxi-retata del “venerdì nero della camorra”, che vede coinvolto anche Enzo Tortora. Anche questa volta, e come Enzo Tortora, viene assolto perché il fatto non sussiste. Ed è durante la seconda detenzione che Califano riceve una lettera affettuosa da Mina, che mostra  in esclusiva alle telecamere de La Storia Siamo noi.

Nel 2005, per Califano arriva una grande soddisfazione, come la definì anche lui: la New York University gli conferisce la laurea honoris causa in Filosofia con la motivazione più che condivisa: con Tutto il resto è noia ha scritto la più bella sintesi della “Filosofia dell’uomo latino”.

Intervengono a La Storia Siamo noi amici e colleghi del Califfo, tra cui Teo Teocoli, Mita Medici ed ovviamente Fiorello che di lui dice: “Siamo rinati insieme, io con la tv lui con la musica. Ci siamo divertiti molto e come mi ha detto più volte è invecchiato solo cinque minuti prima di morire”.

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