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La scomparsa di Raimondo Vianello e la falsa retorica nei programmi tv

di Patrizia Sergio

Pubblicato il 2010-04-16

La scomparsa di Raimondo Vianello è senza dubbio una notizia che non può non destare dispiacere. Pietra miliare della televisione italiana e comico di talento. Tuttavia quello a cui si assiste da ieri in televisione, facendo zapping di programma in programma oltre che nei tg, è il trionfo della falsa retorica, tutta italiana. Ricordare un …

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La scomparsa di Raimondo Vianello è senza dubbio una notizia che non può non destare dispiacere. Pietra miliare della televisione italiana e comico di talento.

Tuttavia quello a cui si assiste da ieri in televisione, facendo zapping di programma in programma oltre che nei tg, è il trionfo della falsa retorica, tutta italiana. Ricordare un personaggio illustre solo quando scompare è a dir poco indecente.

Come in tutte le situazioni affettate e consuete, segue il corteo di parole usuali, frasi di circostanza, volti fintamente contriti e filmati “ripescati” dalle teche televisive. Ma dopo le espressioni di rito, si ritorna a parlare di gossip e del prevedibile nulla mediatico.

Certo anche sottolineare questa prassi, tipicamente italiana, sconfina nel retorico anch’esso ma è difficile restarne indifferenti e non esprimere il proprio disappunto.

Sarebbe davvero apprezzabile se i nostri miti dello spettacolo venissero celebrati degnamente in contesti e momenti appropriati e non con delle banali “lacrime da coccodrillo”.

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