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La Rai cancella Blunotte di Carlo Lucarelli: online la petizione

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2013-06-27

E’ tempo di bilanci in casa Rai, dopo la presentazione dei palinsesti ufficiali avvenuta solo qualche giorno fa; proprio oggi, ad esempio, ci eravamo chiesti quale sarà il destino di alcuni volti rimasti per il momento “in panchina”, mentre in questo nuovo articolo andiamo ad occuparci nello specifico di una scomparsa che non è passata …

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E’ tempo di bilanci in casa Rai, dopo la presentazione dei palinsesti ufficiali avvenuta solo qualche giorno fa; proprio oggi, ad esempio, ci eravamo chiesti quale sarà il destino di alcuni volti rimasti per il momento “in panchina”, mentre in questo nuovo articolo andiamo ad occuparci nello specifico di una scomparsa che non è passata affatto inosservata. Dopo quindici anni di programmazione, infatti, il programma di RaiTre condotto da Carlo Lucarelli, Blunotte, ha fatto perdere le sue tracce nei nuovi palinsesti in vista della prossima stagione tv. Nessuna notizia in merito è arrivata direttamente dalla Tv pubblica, ma Il Fatto Quotidiano sa già che non ci sarà, in seguito ad una intervista al conduttore e scrittore che ha di fatto rivelato la cancellazione del programma.

Ma quale sarebbe il motivo di tale decisione? A quanto pare, sarebbe da rintracciare in ragioni di carattere economico o, per dirla in modo sintetico, mancanza di budget sufficiente a causa di alcuni tagli decisi dal direttore generale Luigi Gubitosi. Stando a quanto sostenuto dal Fatto Quotidiano però, si parlerebbe di alcune decine di migliaia di euro, non quindi un costo così esorbitante al punto da rinunciare definitivamente alla trasmissione storica della terza rete Rai incentrata sull’approfondimento di cronaca nera.

E’ pur vero che nelle ultime stagioni era stato evidente un calo in termini di ascolti, ma è anche vero che le inchieste di Blunotte per le quali occorrono anche mesi interi di realizzazione, spesso diventano DVD e contenuti on demand per le tv a pagamento, oltre ad essere fortemente richieste dalle scuole che le utilizzano come vero e proprio materiale didattico. Tuttavia, non è bastato ciò a convincere la Rai a cambiare idea.

Come non è cambiata nonostante la decisione dell’intera squadra di Lucarelli, a dar vita ad una nuova edizione più leggera e meno costosa: otto puntate di durata inferiore a un’ora (contro le quasi due ore toccate dalle versioni precedenti). A quanto pare però, alla richiesta di maggiori “sconti” da parte dei vertici di RaiTre, l’azienda produttrice Etabeta avrebbe gettato la spugna.

Intanto, è già presente la petizione online; in merito si legge sempre su Il Fatto Quotidiano: “Noi, cittadini italiani che paghiamo il canone della Rai, chiediamo che il direttore di Rai3 Andrea Vianello e il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi chiariscano se sono vere le notizie sulla mancata programmazione su Rai 3 di Blu Notte, la trasmissione di Carlo Lucarelli sui misteri italiani”.

“Noi capiamo che sia necessario risparmiare, ma nel caso fosse questo il motivo, chiediamo che si trovino le (poche) risorse necessarie per far proseguire il programma di Carlo Lucarelli, magari tagliando i veri sprechi che si annidano tra le spese ridondanti di alcuni manager dell’azienda pubblica e di qualche giornalista strapagato”, prosegue la petizione, per poi concludere: “Nel caso venga confermata l’esigenza dei tagli chiediamo che si avvii immediatamente un referendum tra gli abbonati Rai chiedendo se preferiscano tagliare Blu Notte di Lucarelli o Porta a porta di Bruno Vespa. In ogni caso, con questa petizione, ribadiamo al CdA della Rai il nostro ‘Giù le mani da Blu Notte'”.

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