Karina Cascella “Mio padre era un alcolizzato”: “Picchiava me, mia mamma e le mie sorelle”

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Karina Cascella ospite di Pomeriggio 5, ha avuto modo di raccontare il suo doloroso passato. Nonostante sia conosciuta al grande pubblico per il suo caratterino niente male, la ex opinionista di Uomini e Donne è stata scalfita da un fortissimo dolore che ha segnato l’intera vita: un padre violento. Per questo motivo, ospite di Barbara d’Urso, ha voluto raccontare una parte di sé, probabilmente sconosciuta ai più. Dopo lunghi sfoghi già condivisi su Instagram, Karina ha voluto aprire il suo cuore al pubblico di Canale 5.



Karina Cascella: “Mio padre picchiava mia madre, me e le mie sorelle”

“Io ne avevo parlato a Domenica Live dove mi avevi fatto un’intervista bellissima e lì la maggior parte delle persone hanno conosciuto un altro lato di me, perché io sono sempre quella che battaglia, che strilla, che vuole sempre imporre la sua personalità ma fondamentalmente questo atteggiamento deriva da una rabbia che, purtroppo, rimane dentro dopo un vissuto molto difficile. Più che di liti in famiglia si parla di un padre che aveva grandissimi problemi con l’alcool e che quindi ci ha picchiato per diverso tempo fino a quando, a diciotto anni, non ho deciso di andare via di casa perché ovviamente non ne potevo più”, esordisce Karina Cascella.

L’opinionista ha invitato le donne a denunciare gli abusi, familiari e non, prima che la situazione possa diventare ingestibile: “Tante donne convivono con uomini che le picchiano, che picchiano i loro figli e che devono scappare, denunciare e che devono assolutamente prendere una decisione forte. Eravamo piccolissime e la situazione in casa era sempre così quando lui tornava… anche quando mia mamma era incinta di me, della mia prima sorella, di Sunny… è sempre andata così. Picchiava anche me, io avevi delle notti insonni dove poi arrivavo sui banchi di scuola stanchissima perché comunque preferivo andare a scuola e vivere la mia realtà, cercare di uscire da quella vita difficile”.



Il messaggio di speranza

Karina Cascella ha poi concluso il suo racconto inedito, con ottimismo: “Mio padre è morto e poi mia mamma immediatamente dopo, rimaniamo sole… ricordo che quando è morta mia madre non avevamo nemmeno i soldi per il funerale, eravamo da sole, completamente sole. Io guardavo la bara in quella chiesa e non ci potevo credere, stringevo da una parte la mano di Sunny e dall’altra quella di Daniela e ad un certo punto mi volevo sedere, non ne potevo più. Ad un certo punto parlavo con la “vita” e dicevo “basta, non ne posso più, perché deve andare sempre tutto così male?”. Poi mi sono rialzata, ho trovato il coraggio e la forza di rialzarmi insieme alle mie sorelle e di continuare questa vita”.