logo

Jerry Calà, politica PD lo offende: “Cretino senza talento!”, interviene il figlio

di Valentina Gambino

Pubblicato il 2019-07-28

Jerry Calà offeso da una politica del PD, il figlio Jhonny scende in campo per difenderlo: ecco il post condiviso su Facebook.

article-post

Jerry Calà recentemente intervistato su Il Giornale, ha parlato della sua attuale situazione lavorativa, mettendo in mezzo la politica in merito alle scarse proposte che riceverebbe. “Forse non odoro di sinistra – aveva detto – e non invoglio i registi”. Tante le reazioni immediate dopo questa singolare affermazione, compresa quella di Anna Rita Leonardi, già candidata a sindaco del comune calabrese di Platì per il Partito Democratico.

Politica PD contro Jerry Calà

La Leonardi, ha commentando andandoci giù pesante: “Quella sottospecie di comico fallito di Jerry Calà ci dice che il cinema non lo vuole perché non odora di sinistra. Tranquillizzatelo. Il cinema non lo vuole, semplicemente, perché è un cretino senza talento”.

Questa uscita della politica, ha portato anche a delle reazioni, compresa quella di Johnny, il figlio sedicenne di Jerry Calà che su Facebook ha esordito: “Caro papà, prima ti volevo una marea di bene. Ora che sei stato insultato da una dirigente del Partito Democratico, te ne voglio ancora di più”, questo il suo primo messaggio che di seguito, si è trasformato in un ragionamento ben più lungo e approfondito.

Le parole di Johnny, il figlio di Jerry

“Ciò che mi ha dato fastidio non sono tanto le offese che sono state rivolte a mio padre, quanto il fatto che queste provenissero da una persona che si proclama democratica e quindi pronta a difendere i valori della democrazia. I miei genitori mi hanno sempre insegnato il valore del confronto e del rispetto delle opinioni altrui, perché l’offesa è un’arma a cui solo le persone deboli e ignoranti ricorrono laddove non sono più in grado di motivare il loro pensiero”, ha continuato il figlio di Jerry Calà.

Successivamente il giovane ha concluso: “Sono quindi preoccupato di vivere in un paese dove coloro che dovrebbero rappresentare la democrazia non sono nemmeno in grado di sostenere un confronto civile, capaci soltanto di ripiegare sull’insulto gratuito. Io sono orgoglioso di mio padre, di ciò che rappresenta come artista e dell’educazione che mi ha dato e vedere tutte queste dimostrazioni d’affetto nei suoi confronti mi ha fatto capire che ad avere torto non è certo lui. Non voglio fare un discorso politico quindi non andrò oltre (…) di fronte a certi attacchi la cosa migliore da fare è farsi una bella risata alla faccia di chi vive represso nell’odio e nel disprezzo”.

Potrebbe interessarti anche