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Jekyll: la vera faccia della Tv. Siamo proprio sicuri?

di Patrizia Sergio

Pubblicato il 2010-03-27

Jekyll vuole essere un tentativo disimpegnato di mostrare gli “orrori” che circolano in Tv e nel web, ma sono sufficienti pochi istanti per accorgersi che si tratta della solita minestra riscaldata, di quanto già Striscia e simili celebrano attraverso le proprie rubriche. Per la serie: “Non si butta via niente”, e così si realizza un …

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Jekyll vuole essere un tentativo disimpegnato di mostrare gli “orrori” che circolano in Tv e nel web, ma sono sufficienti pochi istanti per accorgersi che si tratta della solita minestra riscaldata, di quanto già Striscia e simili celebrano attraverso le proprie rubriche.

Per la serie: “Non si butta via niente”, e così si realizza un intero programma votato al riciclaggio mediatico. Se il fine è quello di ironizzare sull’assurdo mostrando il ridicolo, bisogna ammettere che il risultato è molto blando. Probabilmente perché il rischio è quello di mostrare i limiti della stessa rete che ospita il programma in questione. Inoltre, la voce fuori campo non aggiunge nulla ad immagini sin troppo eloquenti e banali.

In ogni caso la satira si sa, non dovrebbe mostrare remore e non avere “peli sulla lingua”. Ebbene Jekyll ne ha fin troppi, così non basta la volontà di fare un programma “cattivo”, come aveva più volte ribadito il conduttore in fase di promozione, sarebbe opportuna anche una prassi concreta.

A tal proposito Blob insegna e resta l’antesignano incontrastato.

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