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Il Papa si dimette: gli appuntamenti con gli speciali in tv

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2013-02-11

La notizia sulle dimissioni di Papa Benedetto XVI, è arrivata all’improvviso come un fulmine a ciel sereno, e non a caso lo stesso decano del collegio cardinalizio, cardinal Angelo Sodano, ha usato la stessa espressione per commentare la decisione di Papa Ratzinger di lasciare il pontificato, a partire dal prossimo 28 febbraio. La notizia è …

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La notizia sulle dimissioni di Papa Benedetto XVI, è arrivata all’improvviso come un fulmine a ciel sereno, e non a caso lo stesso decano del collegio cardinalizio, cardinal Angelo Sodano, ha usato la stessa espressione per commentare la decisione di Papa Ratzinger di lasciare il pontificato, a partire dal prossimo 28 febbraio. La notizia è ovviamente subito esplosa nel mondo dei social network, Facebook e Twitter ed ovviamente è stato dato spazio immediato all’edizione straordinaria del Tg1, oscurando di fatto la trasmissione di Antonella Clerici, La prova del cuoco.

Il papa, ha scelto concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto come occasione perfetta per poter dare la notizia ai presenti, pronunciata in lingua latina. Come ha sottolineato padre Federico Lombardi, il Direttore della sala stampa della Santa Sede, sono bastati pochi minuti per pronunciare la notizia, che ha lasciato tutti con il fiato sospeso. Il testo dell’annuncio è stato chiaramente tradotto in diverse lingue e reso subito disponibile alla stampa (ve lo proponiamo a seguire in forma integrale).

Ovviamente, televisivamente parlando i palinsesti sono destinati ad una rivoluzione repentina della programmazione odierna, con diversi speciali in programma che andranno ad accavallarsi alla campagna elettorale ormai agli sgoccioli e alle ultime news sull’imminente Festival di Sanremo (a proposito, Crozza potrebbe prendere spunto proprio dagli ultimi eventi per sradicare totalmente il suo intervento in programma domani sul palco dell’Ariston).

A seguire, il testo con il messaggio di Papa Benedetto XVI.

“Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l’elezione del nuovo Sommo Pontefice. Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell’eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio”.

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