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Il Moige contro E alla fine arriva mamma e Un medico in famiglia

di Simone Morano

Pubblicato il 2011-05-15

Italia 1 è finita ancora una volta nel mirino del Moige. Il Movimento Genitori, infatti, punta il dito in particolare contro la sitcom E alla fine arriva mamma, trasmessa nel primo pomeriggio della rete giovane di casa Mediaset, poco gradita dai genitori per i propri figli minori, ed in merito tende a precisare che la …

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E alla fine arriva mamma

Italia 1 è finita ancora una volta nel mirino del Moige. Il Movimento Genitori, infatti, punta il dito in particolare contro la sitcom E alla fine arriva mamma, trasmessa nel primo pomeriggio della rete giovane di casa Mediaset, poco gradita dai genitori per i propri figli minori, ed in merito tende a precisare che

la rete Mediaset, dedicata teoricamente al pubblico dei più giovani, si caratterizza, invece, per programmi e sitcom poco gradite, come E alla fine arriva mamma (How I met your mother), trasmessa nel primo pomeriggio: la serie, che per location, comicità e dinamiche di gruppo, secondi alcuni critici dovrebbe essere l’erede di Friends, serie tv cult degli anni novanta, si rivela solo uno spettacolo non adatto alla fascia protetta. Tra i personaggi, infatti, troviamo esempi come Barney, ricco donnaiolo, che offre spunti di ilarità decisamente volgari: il suo comportamento cinico e opportunista è tollerato dai compagni e sospeso da ogni forma giudizio a vantaggio di una stereotipata comicità.

Il Moige, invece, apprezza Un passo dal cielo, la fiction di Raiuno con Terence Hill, ma anche Ballando con le stelle e Linea verde. Giudizi negativi, d’altra parte, per la settima edizione di Un medico in famiglia, fiction

avviluppata in un tale complicato intreccio di personaggi, vicende e ruoli da far invidia alle piu’ popolari soap opera. Risulta evidente che l’assenza di alcuni interpreti dal cast ha comportato delle scelte narrative obbligate: di conseguenza, le storie si moltiplicano e si sviluppano intorno a un sempre maggior numero di personaggi che sfumano i contorni, per altro già poco chiari, di questa particolare famiglia. Il risultato è una notevole confusione di ruoli e una completa assenza, non solo di intimità familiare, ma anche e soprattutto di intimità personale.

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