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Il Grande Fratello per bambini spagnoli, Dejadnos Solos, chiude dopo la prima. Polemiche a raffica e Telecinco si tira indietro

di Emanuela Longo

Pubblicato il 2009-12-30

Il successo che i bambini riscuotono in tv, con tutte le polemiche a seguito, è ormai scontato anche nel nostro Paese. Sarà anche per quella ventata di “freschezza” e ingenuità che trasmettono, ma gli show che vedono come protagonisti baby talenti o opinionisti in erba, fanno di certo la differenza in merito ai numeri di …

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Il successo che i bambini riscuotono in tv, con tutte le polemiche a seguito, è ormai scontato anche nel nostro Paese. Sarà anche per quella ventata di “freschezza” e ingenuità che trasmettono, ma gli show che vedono come protagonisti baby talenti o opinionisti in erba, fanno di certo la differenza in merito ai numeri di share registrati.

E così, la Spagna pensa in grande, e l’idea di un reality sulle orme del Gran Hermano non sembra poi proprio così infattibile. Telecinco lancia, dunque, Dejadnos Solos (Lasciateci soli), la nuova frontiera dei reality, che vede protagonisti sedici bambini e bambine di età compresa tra i 10 e i 12 anni, rinchiusi per 10 giorni all’interno di due casette separate, e ripresi dall’occhio indiscreto della telecamera 24 ore su 24.
L’intento è quello di mettere in luce i comportamenti dei ragazzini, lontani dai genitori.
I bambini e le bambine non hanno contatti tra di loro. I baby concorrenti saranno poi alle prese con i fornelli, le pulizie e tutto ciò che non sembra essere pertinente alla loro giovane età.

Il reality, è partito lo scorso 23 dicembre, in prime time ed in un unico blocco, spezzato solo da 9 minuti di pubblicità (lunghezza record), al centro delle discussioni anche quest’ultima in quanto, dei 27 spot mandati in onda, neppure uno era indirizzato al mondo dei più piccoli. Ovviamente, sin dal suo esordio le proteste non son mancate. Le associazioni dei consumatori e della tutela dei minori, hanno gridato allo scandalo, data la giovanissima età dei concorrenti. I bassi ascolti che hanno fatto seguito alla puntata pilota, insieme alle ondate di critiche e proteste, hanno indotto Telecinco alla chiusura immediata del programma, rivelatosi un fallimento totale, come in molti prevedevano.

Nonostante il format si presentasse, più che un reality, un vero e proprio docu-reality, con la messa in onda della puntata registrata nel corso della passata estate, con, ovviamente l’approvazione dei genitori dei piccoli protagonisti, una squadra di psicologi a seguito e l’avvertimento pervenuto al Tribunale dei minori di Madrid, c’è chi parla, senza torto, di “sfruttamento mediatico” dei bambini.
Forte l’accusa dell’Asociación Pro Derechos del Niño (Apdn), che ha commentato così la messa in onda del reality:

Questo succedaneo del Grande Fratello costituisce una chiara esibizione dell’intimità dei bambini, che appaiono con nomi e cognomi. Si tratta di un circo in cui i genitori rivelano persino i difetti dei loro pargoli. Forse, in futuro, questi bambini rimprovereranno ai genitori di essere stati mostrati in tivù.

Intanto, Telecinco si è messa al riparo, sospendendo il programma, anche se si parla solo di un congelamento temporaneo in vista di un eventuale spostamento nella collocazione in palinsesto.

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