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Il “giallo” di Miss Italia: alcune opinioni del mondo dello spettacolo

di Giulia Calchetti

Pubblicato il 2010-09-08

Tra pochi giorni prenderà via la nuova edizione di Miss Italia e se finora ci siam sempre chiesti chi sarà tra le sessanta bellissime la vincitrice, quest’anno non possiamo non chiederci “Chi è il transessuale tra le partecipanti?”. Da qualche giorno non si parla d’altro, tra le aspiranti miss sarebbe presente anche un trans. Verità …

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Tra pochi giorni prenderà via la nuova edizione di Miss Italia e se finora ci siam sempre chiesti chi sarà tra le sessanta bellissime la vincitrice, quest’anno non possiamo non chiederci “Chi è il transessuale tra le partecipanti?”.
Da qualche giorno non si parla d’altro, tra le aspiranti miss sarebbe presente anche un trans.

Verità o una trovata stravagante per pubblicizzare la kermesse? Non è dato saperlo, fatto sta che le opinioni provenienti dal mondo dello spettacolo sono molteplici, anche se il regolamento del concorso è molto chiaro a riguardo della partecipazione dei transessuali: solo chi è donna dalla nascita può partecipare al concorso. A prevederlo, senza lasciare margini a dubbi, è infatti il comma b dell’articolo 8 nella sezione ‘Requisiti per l’ammissione al concorso’. Si tratta di norme relative al genere delle partecipanti, consolidatesi nel 1992 e oggetto di numerose proteste da parte di Vladimir Luxuria e di altre numerose associazioni. Non a caso proprio nello stesso anno è nato, per tutta risposta, il concorso ‘Miss Italia Trans’, riservato alle concorrenti escluse categoricamente dal comma b, articolo 8.

E se esiste un regolamento va rispettato, questo è almeno ciò che pensa Antonio Azzalini, il Capostruttura di Raiuno, anche se preferisce non entrare nel merito della questione, liquidando la questione con un deciso ‘no comment’.
Ma cosa ne pensano i conduttori dello show?

E’ irrispettoso ed irriguardoso indagare sul passato delle concorrenti. Io qui ho visto soltanto 60 belle ragazze che sfileranno per essere incoronate come la più bella d’Italia.

A rispondere così, all’ADNKRONOS, è Milly Carlucci.

Se fosse vero, un uomo che decide di cambiar sesso per me diventa una donna da tutti i punti di vista e troverei assolutamente normale che fosse integrata nel concorso di Miss Italia. Io ho viste tutte le 70 ragazze e sono tutte molto belle. Se c’è un trans in mezzo a loro, tanto di cappello perché è diventata una donna bellissima.

Questo invece è il pensiero di Emanuele Filiberto, che affiancherà la Carlucci nella conduzione.

Lo storico conduttore Fabrizio Frizzi invece sostiene che questo non è un argomento facile su cui si dovrebbe riflettere, anche se è della convinzione che:

Una donna, anche se non lo è dalla nascita ma lo è diventata, dovrebbe poter partecipare al concorso. In ogni caso, secondo me non dobbiamo mettere limiti a quello che può succedere, il regolamento è stato cambiato tante volte in passato.

Per Cristiano Malgioglio invece sarebbe molto bello se un trans vincesse Miss Italia e trova ingiusta l’esclusione dei trans alla gara di bellezza:

Lo trovo veramente ingiusto, penso che vada cambiato. Credo che per essere donna bisogna sentirsi tale e molti trans si sentono donne al cento per cento. Spero che in futuro il concorso apra le porte anche ai trans, non ci vedo nulla di male.

Più o meno dello stesso parere è anche Platinette:

Se davvero ci fosse una transessuale all’interno del concorso non sarei favorevole, mi sembrerebbe un esempio di ‘finta democrazia’. Se vogliamo dimostrare davvero che il senso del pudore non e’ più quello di una volta in Italia preferirei che si aprisse una sezione all’interno di Miss Italia dedicata alle transessuali.

Se il transessuale sia realmente presente o meno per il momento non possiamo saperlo, ma una cosa è certa: quest’anno Miss Italia ha potuto contare su molto pubblicità.

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