logo

Il Collegio, anticipazioni ultima puntata 23 gennaio 2017: verso l’esame di terza media del 1960

di Vincenzo Faraone

Pubblicato il 2017-01-23

Ultima puntata, lunedì 23 gennaio 2017 alle 21.20 su Rai2 per il programma rivelazione tra i giovanissimi Il Collegio, l’inedito esperimento sociale – prodotto da Magnolia – che mescola i linguaggi dell’observational documentary e del reality show. Dopo la contestatissima espulsione di Dimitri e l’abbandono volontario di Arianna, i 14 ragazzi rimasti a vivere e …

article-post

Ultima puntata, lunedì 23 gennaio 2017 alle 21.20 su Rai2 per il programma rivelazione tra i giovanissimi Il Collegio, l’inedito esperimento sociale – prodotto da Magnolia – che mescola i linguaggi dell’observational documentary e del reality show. Dopo la contestatissima espulsione di Dimitri e l’abbandono volontario di Arianna, i 14 ragazzi rimasti a vivere e studiare al Celana di Caprino Bergamasco si preparano ad affrontare la sfida più difficile della loro esperienza: l’esame di terza media del 1960.

Il Collegio, anticipazioni ultima puntata 23 gennaio 2017

Per tutti, però, l’ammissione alla prova finale non è così scontata e la tensione nel gruppo è altissima. Per smorzare l’ansia per l’imminente esame i collegiali potranno contare sulle lezioni di ballo swing e sulla notizia a sorpresa di una festa di fine corsi. Ma, dopo gli esami e alla fine di questa esperienza, cosa resterà ai ragazzi del loro viaggio nel 1960?

Il Collegio, anticipazioni ultima puntata 23 gennaio 2017

Come di consueto, a scandire questo percorso negli anni ’60 ritroviamo la voce narrante di Giancarlo Magalli che, grazie al ricco archivio delle teche RAI, commenterà le immagini dell’epoca. Il Collegio è un esperimento di “ritorno al passato” che mira ad aiutare un gruppo di ragazzi tra i 14 e i 17 anni a “rientrare nel futuro” più forti e consapevoli di ciò che li ha preceduti.

Il Collegio, anticipazioni ultima puntata 23 gennaio 2017

Il Collegio propone un inedito ritorno ai principi della “vecchia” scuola. Gli studenti, catapultati nel 1960, dovranno imparare poesie a memoria, avere una bella calligrafia, alzarsi in piedi quando entra il professore, finire tutto quello che si ha nel piatto e soprattutto fare i compiti senza Wikipedia, lo smartphone o avere davanti tv, computer e musica accesi contemporaneamente.

 

Potrebbe interessarti anche